Pubblicato il 25/06/2021, 14:04 | Scritto da La Redazione

Federica Panicucci: La cronaca in tv può essere trattata con garbo

Federica Panicucci: La cronaca in tv può essere trattata con garbo
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: ultima puntata del contenitore mattutino di Canale5, che chiude la stagione con un +5% negli ascolti.

Federica Panicucci: «Il successo di Mattino 5? Raccontare con garbo la cronaca e l’attualità…»

Il Giornale, pagina 31, di Paolo Giordano.

Una stagione iniziata bene e finita alla grande. Oggi Federica Panicucci chiude l’annata di Mattino 5 con una netta crescita di ascolti (+5 per cento rispetto al 2019/2020) con una media da settembre a oggi di 1 milione di telespettatori e 17,7% di share (il 18,8 sul pubblico attivo). Un risultato che, al netto di qualsiasi confronto con i «competitor», conferma il programma tra i caposaldi di Canale5. «È stata una grande sorpresa», confessa lei, ormai guida del format da oltre un decennio e già confermata anche per la prossima stagione con Francesco Vecchi: «Ripartiremo il 6 settembre con la stessa energia». Una linea editoriale che persino il Moige (di solito implacabile) ha deciso di premiare per «l’ecologia della comunicazione» e per il «servizio di informazione puntuale con un linguaggio semplice e pulito, senza cedere a facili allarmismi e sensazionalismi». In pratica, una laurea honoris causa.

Panicucci, qual è il punto di forza di Mattino 5?
«Senza dubbio quello che si può chiamare “spirito di corpo” da parte di tutti, nessuno escluso. Ognuno ha la propria peculiarità e ognuno l’ha saputa mettere in campo».
Da una parte c’è la redazione giornalistica.
«Che è straordinaria, è in servizio permanente effettivo h24. Il lavoro è continuamente in evoluzione: chiudono le scalette a mezzanotte, ma poi alle 6 magari cambia di nuovo tutto. Il lavoro del caporedattore Lucia Bucolo e dei giornalisti è davvero encomiabile».
E poi ci sono gli autori.
«Bravissimi sul serio, insostituibili per me».
Avete trattato casi di cronaca, da Benno Neumair che uccide i genitori alla tragedia di Denise Pipitone.
L’altra mattina, quando ha intervistato Piera Maggio, la mamma di Denise, era molto emozionata.
«Sono interviste che devi fare con rispetto e garbo, ma che ti coinvolgono, soprattutto se sei una mamma ed entri ancora di più nel dramma che sta vivendo una persona».

Com’è cambiato il modo di fare tv in questo anno e mezzo di pandemia?
«Credo che il telespettatore cerchi qualcosa di più rassicurante, una sorta di comfort zone nella quale rifugiarsi e ripararsi dal diluvio di informazioni spesso ansiogene».
Un effetto epocale.
«Da un lato mi sembra ci sia il ritorno dell’intrattenimento e del desiderio di informarsi in un ambiente che si considera rassicurante e affidabile. È una valutazione generale anche perché ciascun programma vive una vita propria e non è utile confrontarli».
A proposito di vita. La sua è complicata: in onda ogni giorno al mattino presto.
«Ormai mi sono abituata. Mi sveglio alle 5.30 e ormai non ho quasi più bisogno della sveglia. Anzi, talvolta alle 3 e mezza sono già sveglia. Sono dodici anni, anzi ormai tredici, che facciamo Mattino 5 per duecento puntate all’anno. Stavolta sono state 201, per l’esattezza» (sorride, ndr).
(Continua su Il Giornale)

 

(Nella foto Federica Panicucci)