Pubblicato il 11/06/2021, 11:34 | Scritto da La Redazione
Argomenti: , , ,

Sky vuole proprio inguaiare Dazn con l’Antitrust

Diritti tv, la palla all’Antitrust

MF – Milano Finanza, pagina 13, di Andrea Montanari.

In Italia, quando si parla di calcio, i colpi di scena sono all’ordine del giorno. L’ultimo riguarda Sky Italia. La pay tv satellitare, secondo quanto appreso da più fonti del settore da MF – Milano Finanza, sta valutando l’opportunità di accodarsi ai vari gruppi tlc che già si sono fatti vivi con l’Antitrust (Vodafone, Wmd, Open Fiber, Iliad e Fastweb) e palesare formalmente, con una segnalazione all’authority garante della concorrenza, dubbi e perplessità sull’accordo commerciale siglata da Dazn e Tim per la gestione e lo sfruttamento dei diritti tv della Serie A 2021-2024. Ma c’è di più. Secondo indiscrezioni di mercato da confermare, Sky sta cercando di capire se vi sia la possibilità di illustrare la situazione venutasi a creare dopo l’assegnazione del bando da parte della Lega anche all’Antitrust europeo.

Del resto, i contorni e i punti salienti dell’intesa tra il gruppo tlc italiano e l’Ott di proprietà di Len Blavatnik non sono mai stati resi noti al mercato. L’unica certezza è che Tim ha garantito 340 milioni su base annua a Dazn che ha staccato un assegno da 840 milioni alla Confindustria del pallone per assicurarsi tutti i 10 match (7 in esclusiva) di Serie A, mentre Sky ha solo 3 partite in co-esclusiva. La mossa della pay tv satellitare, ancora alla ricerca del capo azienda in Italia (ieri l’agenzia Ansa ha riferito della possibile candidatura di Barbara Cominelli, ceo di JLL Italia), arriva alla luce della bocciatura, riferita dall’agenzia Bloomberg, da parte della stessa piattaforma streaming dell’offerta da 500 milioni (anticipata dal sito del Sole 24 Ore) presentata da Sky per avere tutte le partite sulla app SkyQ e sul canale satellitare. Una proposta azzardata, come è parso ai più, perché è stata rispedita al mittente nel giro di poche ore.
(Continua su MF – Milano Finanza)