Pubblicato il 07/06/2021, 18:02 | Scritto da La Redazione

Mauro Corona, confessione di un narciso che schifa la Tv, ma non può farne a meno

Mauro Corona, confessione di un narciso che schifa la Tv, ma non può farne a meno
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: «La Tv ti droga e sei finito. In Tv ci sto perché sono narciso, perché voglio apparire. Dobbiamo dircele le cose».

Mauro Corona: «La tv è una droga che brucia il pensiero. Ora mi disintossico»

Il Fatto Quotidiano, pagina 5, di Antonello Caporale.

«La televisione ti propone di regredire, retrocedere alla condizione di un bufalo, bruciare con le parole il pensiero, far saziare il fanatico dicendo una castroneria, oppure lanciare una cattiveria perché in tv il peggio è persino un pregio. Richiama gente che dirà: ma guarda tu che stronzo è questo qui. Io accetto volentieri questa disfatta».
È davvero un mistero glorioso il matrimonio di Mauro Corona con la Tv.
Narcisismo, voglia di vendere un po’ di libri, perché i soldi possono servire a necessità familiari, a urgenze.
Mauro Corona era uno scrittore di pietra e di legno. Destinato a una vita selvatica, perciò curiosamente popolare. È stato ingabbiato recentemente, da qualche mese è tradotto negli studi di Cologno Monzese.
Erto è la mia spada, il mio fianco, la mia dimensione e il mio destino finale.
Temeva che senza la tv non sapessero della sua esistenza?
La tv ti droga e sei finito.
Ancora non mi è chiaro perché sia finito da Del Debbio, a parlar bene della Meloni.
In tv ci sto perché sono narciso, perché voglio apparire. Dobbiamo dircele le cose.
Lei è un devoto della verità.
Mio nonno diceva: se devi annegare allora vai in un mare grande.
La tv sarebbe il mare grande?
Esatto.
Non ha bisogno di vestiti di scena, è barbarico, esonda oltre i confini della ragione.
Bisognerebbe dirsi anche un’altra verità: in tv devi andare senza aver bevuto e mangiato. Ti scappa una parola, a me ne scappano molte. Più ne scappano e più si alza lo share. Mi voglio disintossicare, vorrei smettere. In autunno smetto.

Condivido.
Se cela faccio smetto, ma non sono sicuro.
Ora è sotto contratto con Mediaset.
Vorrei tornare a Rai3. Quella è casa mia. Vorrei ritornare da Bianchina.
Con la Berlinguer c’è una bella connessione.
Per fare la guerra a Bianchina il direttore di rete Franco di Mare (Frank Del Lago, lo chiamo) ha fatto fuori me. Quell’epiteto (“gallina!”, ndr) di cui mi sono ampiamente scusato è stato il pretesto.
Con la parola scritta ci sa fare bene perché rimpiazzarla con le urla?
Le cafonerie?
Anche.
Devo dire che con Del Debbio c’è un bel rapporto.
Devo dire che non si capisce niente. A volte.
Perché irrompo, non penso, dico anche ciò che non si potrebbe, o non mi faccio capire come dovrei. Per esempio: sono di sinistra ma se il centrodestra fa una cosa buona io dico evviva il centrodestra.
Si capisce e non si capisce.
Sono del Pd, sono comunista, ho votato Rifondazione.
È dentro il flusso afflittivo?
Se non sei in tv muori e nessuno lo sa.
Corona ci è andato da vivo.
Anche per soldi, diciamoci la verità. Nel senso che qualche libro in più lo vendi.
La pagano poco?
Cinquecento lordi a puntata a Rai3, a Mediaset siamo a settecento. Togli le tasse e tutto finisce in spiccioli.
(Continua su Il Fatto Quotidiano)

 

(Nella foto Mauro Corona)