Pubblicato il 01/06/2021, 11:33 | Scritto da La Redazione

Ludovico Tersigni: Per X Factor me la sto facendo sotto

Ludovico Tersigni: Per X Factor me la sto facendo sotto
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: l’attore, volto della serie tv “Summertime”, condurrà il talent show di SkyUno. «Mi sto preparando, ma so che commetterò errori», dice il sostituto di Alessandro Cattelan.

Ludovico Tersigni: «X Factor mi fa paura e soffro nella fiction»

Corriere della sera, pagina 39, di Renato Franco.

Un raro esemplare di essere umano under 30 senza social e che non misura il successo in base ai like. La carriera di Ludovico Tersigni è esplosa in un attimo: protagonista della serie teen Summertime (dal 3 giugno su Netflix la seconda stagione), sarà anche il volto di X Factor al posto di Cattelan.

Quanta paura ha?
«Se non fossi un po’ preoccupato, sarei a metà tra un folle e un kamikaze. Ho letto un libro di Pino Cacucci che ricorda il discorso di un anarchico: la paura è il motore della vostra azione, la paura vi tiene vigili. Lo penso anche io: la paura è una grande forza; voglio raccoglierla e trasformarla in energia. Per me è una prima volta, mi sto preparando al meglio, ma so che ci saranno degli errori».
Suo zio è Zoro (Diego Bianchi), che l’ha fatta esordire al cinema con Arance e martello.
«Diego è contentissimo, mi ha detto che voleva farlo lui X Factor… È un mondo che mi ha sempre affascinato, ai casting vedo che c’è una grande voglia di rinascita dopo la pandemia. C’è desiderio di andare ai concerti, c’è voglia di farli, sarà entusiasmante».

In Summertime interpreta un ragazzo tormentato, un pilota di moto.
«Alessandro è un ragazzo che ha fatto tanti sacrifici per lo sport, ha dovuto dire di no a tante esperienze che sono formative a quell’età: il viaggio, la festa, il divertimento. È un ragazzo tormentato, anche perché i genitori non vanno d’accordo, ma ha un aspetto solare: la ricerca del riscatto, la voglia di vincere. In questo lo vedo simile a me, nella volontà di riscatto, di costruirmi una strada che sia la mia, che sia riconoscibile. Spero di lasciare segni per chi li vuole cogliere; avere un comportamento, riconosciuto anche da fuori, di professionalità e serietà sul lavoro».
La serie racconta la società di oggi, ma Alessandro incarna lo stereotipo dell’uomo «donne e motori».
«Ho sempre delle difficoltà quando ci si identifica in un personaggio, bisogna sempre ricordarsi che è una finzione scenica. Fuori dalla fiction, diciamo che in Italia siamo molto in ritardo, abbiamo dei problemi di “aggiornamento”. Minoranze religiose e etniche, i gusti sessuali: se ne parla come fosse un futuro lontano. Invece no, è il presente. E tutti dobbiamo renderci conto dei cambiamenti che ci circondano».
Non è sui social: come fa a sopravvivere senza i consigli dell’algoritmo?
«Sto benissimo. Ho fatto delle prove, ma ci cadevo dentro, i social sono dei buchi neri, non riesco a gestirli, finisce che ci passo troppo tempo, diventano un’assuefazione, cerchi sempre una nuova cosa, la foto più figa di quella che hai appena visto. Non ce la faccio, sono uno soltanto e lì ci sono troppe cose da seguire. Per chi lavora con l’immagine c’è anche il rischio di un’inflazione, ti fa perdere credibilità, ti dà in pasto a un pubblico che non ti conosce».
(Continua su Corriere della sera)

 

(Nella foto Ludovico Tersigni)