Pubblicato il 28/05/2021, 14:35 | Scritto da La Redazione
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Lux Vide: tutto pronto per la vendita

Lux Vide, la vendita è entrata nella fase finale

Il Sole 24 Ore, pagina 26, di Andrea Biondi.

«Nelle prossime tre settimane al massimo dovremmo entrare nella fase di negoziazione in esclusiva. Poi mi auguro di trovare il punto di incontro fra esigenze e posizioni». Luca Bernabei, ad di Lux Vide, spiega così al Sole 24 Ore il timing dell’operazione di vendita della società di produzione audiovisiva per la Tv e il cinema. Lux Vide è fra le big in Italia. È la casa di produzioni come I Medici o Don Matteo o ancora Leonardo fra le ultime, fondata nel 1992 da Ettore Bernabei, storico direttore generale della Rai. Fra gli azionisti annovera, oltre alla famiglia Bernabei con la maggioranza (Rm1 Comunicazione ha il 51,77%), la Prima Tv di Tarak Ben Animar (15,33%), Fondazione Scienza e Fede che è una fondazione del Vaticano (16,99%) e la famiglia Capaldo (10,88%).

Come anticipato sul Sole 24 Ore dello scorso 8 aprile, anche per la Lux Vide potrebbe essere arrivato il tempo di concedersi a un grande gruppo Internazionale. In lizza ci sarebbero Fremantle (soprattutto), ma anche Sony Pictures Television. Non sarebbe il primo caso fra i campioni nazionali. Nel tempo Wildside è stata venduta a Fremantle; Cattleya agli inglesi di Itv Studios e Palomar ha ceduto la maggioranza alla francese Mediawan. Per Lux Vide il dossier è nelle mani della banca d’affari specializzata GcaAltium e attende, come conferma Bernabei, di arrivare in 3 settimane al massimo allo step finale. II tutto mentre la società ha da poco chiuso il bilancio 2020 con valore della produzione per 80 milioni (+16%), Ebitda di 14,2 milioni (+60%) e utile netto quasi raddoppiato a 10 milioni.

Le serie tv in produzione

Nel frattempo, al di là dell’Atlantico c’è un movimento di consolidamento «che sarà solo di beneficio per realtà come la nostra. Noi siamo produttori di contenuti. Per spiegare io dico sempre che è come se noi producessimo il cesio, senza il quale è impossibile arrivare ai microchip». Quel che si sta vivendo è comunque «un momento interessante anche per noi singolarmente, come azienda. Ci è stata appena riconfermata dalla Rai la settima stagione di Un passo dal cielo. Questo vuol dire che Lux ha con Rai 5 serie in uscita (si uniscono Che dio ci aiuti; la 13esima stagione di Don Matteo; Blanca; Doc) oltre a due con Mediaset e una con Sky. In più stiamo sviluppando negli Usa tre grandi serie. Una è Sandokan, un’altra è Jesus e la terza è Il conte di Montecristo. Sono serie che nascono negli Stati Uniti dalla collaborazione con un grosso produttore americano».

Quest’ultima per Lux rappresenta una svolta strategica. Approdo negli Usa grazie ad accordi con produttori e sceneggiatori «per avere più appeal su quel mercato e sul mercato globale. Con una conseguenza: l’aumento dell’investimento medio. Si passa dai 30 ai 40-50 milioni con relativo aumento della qualità del prodotto». La scelta di creare il prodotto negli Usa, in inglese e puntando a sceneggiatori di fama mondiale, spiega Bernabei, sarà seguita «da un investimento in tal senso anche sul mercato anglosassone».
(Continua su Il Sole 24 Ore)

 

(Nella foto Luca Bernabei)