Pubblicato il 26/05/2021, 17:34 | Scritto da La Redazione
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Rai: la svolta passa anche dalla nuova sede di Milano

Domani il cda Rai sul trasloco al Portello

Libero, pagina 26, di E.Pa.

Certo, essendoci di mezzo i palinsesti dei canali generalisti e specializzati della stagione autunno-inverno, il Consiglio di amministrazione della Rai, in agenda domani, potrebbe riservare delle sorprese. Ma visto che il Cda si limiterà solo a «prendere atto», dunque non è previsto un voto, della programmazione della stagione che inizierà dopo l’estate, il tema centrale della riunione resta il trasloco al Portello. Su precisa indicazione del presidente della Rai, Marcello Foa, il trasferimento del centro di produzione di Milano, con conseguente addio degli studi di via Mecenate e la vendita dello stabile di corso Sempione, nella struttura dell’ex Fiera di Portello, resta centrale. Il presidente della tv pubblica, prima di lasciare viale Mazzini, vuol chiudere la pratica, in modo da dare una risposta chiara ai dipendenti della sede di Milano, che hanno sollevato la questione con un comunicato sottoscritto da tutte le sigle sindacali, e alle istituzioni locali, compatte come non mai nel chiarire un atto concreto alla tv pubblica.

Il sindaco, Beppe Sala, nei giorni scorsi ha riparlato con il presidente Foa, ribadendogli la necessità di dare un segnale chiaro alla città, in modo da sconfessare la logica romanocentrica che «governa» la Rai. Anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, si è mosso nella stessa direzione, convinto della necessità di avere una tv pubblica con una forte presenza milanese, anche in termini di produzione. E sul punto le istituzioni hanno incassato un punto a favore. Il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, ha chiarito a Libero di non aver mai chiesto di spostare gli investimenti dal Portello a Cinecittà, ma di considerare entrambe le operazioni importanti e significative, rivendicano l’autonomia della Rai e quella del suo dicastero. Dunque nessuna invasione di campo da parte del Mibact ma solo una «grande attenzione per Milano che deve continuare a crescere».
(Continua su Libero)

 

(Nella foto la sede Rai di Milano)