Pubblicato il 25/05/2021, 09:25 | Scritto da La Redazione
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Calcio su Dazn: e se la Rete non reggesse il carico?

Calcio e streaming, l’allarme dei big tlc: «Reti inadeguate»

Il Sole 24 Ore, pagina 25, di Andrea Biondi.

Fra gli operatori Tlc sale l’allarme in vista dell’avvicinarsi del nuovo corso della Serie A che dalla prossima stagione vedrà come pivot Dazn in partnership con Tim. I timori riguardano la tenuta delle reti, ma anche rischi competitivi e il pericolo di dover affrontare un’ondata di reclami. L’apprensione circola fra gli operatori e c’è chi si è mosso anche sul piano formale. A quanto risulta al Sole 24 Ore lo ha fatto per esempio Wind Tre con una segnalazione inviata all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato (Agcm). Quella di Wind Tre sarebbe però la prima di una serie di segnalazioni che altri operatori avrebbero in pipeline. Di certo il passaggio che attenderà la Serie A a partire dal 22 agosto non è da poco.

L’ultima asta per i diritti audiovisivi domestici ha consegnato come responso un’assegnazione che vede beneficiaria Dazn di 7 partite a settimana in esclusiva su tutte le piattaforme e 3 in “co-esclusiva” solo sul web. La condivisione dei tre match (la sfida del sabato sera, l’anticipo della domenica alle 12.30 e il posticipo del lunedì sera) sarà con Sky, uscita perdente da una competizione in cui è arrivata con la palla al piede della decisione dell’Antitrust che ha vietato alla controllata di Comcast di poter avere in esclusiva prodotti sul canale Iptv fino a maggio 2022.

L’accordo Tim-Dazn

Insomma, l’idea della nuova stagione in cui a farla da padrone sarà il calcio in streaming ha fatto drizzare le antenne agli operatori. Anche perché l’assegnazione a Dazn da parte della Lega Serie A è avvenuta a fronte di 840 milioni di euro a stagione, con Tim che a quanto ricostruito si è impegnata a dare un minimo garantito del 40% (340 milioni annui) oltre al supporto tecnologico. In questo quadro, come precisato dall’ad Tim, Luigi Gubitosi, nel corso della conference call «l’accordo è coperto da Nda, una clausola di riservatezza, ma possiamo dire che è simile a quello con Disney. Quindi siamo l’unica telco che può distribuire gli abbonamenti».

A ogni modo, ha aggiunto l’ad Tim, «è possibile acquistare la fibra da noi e l’abbonamento da Dazn». C’è dunque un tema di esclusiva, ma nelle motivazioni che mettono sul chi va là gli operatori c’è anche la preoccupazione per l’aumento dei picchi di traffico con la congestione dei punti di snodo che potrebbe creare problemi al servizio Internet nazionale. Da qui il timore che il tempo di cinque mesi fra l’assegnazione dei diritti a Dazn e la prima giornata di campionato non sia sufficiente per adeguare le infrastrutture.
(Continua su Il Sole 24 Ore)