Pubblicato il 21/05/2021, 17:34 | Scritto da La Redazione
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Tim renderà l’Italia più digitale grazie al calcio di Dazn

Tim, il calcio spingerà la fibra

ItaliaOggi, pagina 19, di Marco Livi.

Dal primo luglio Tim sarà pronta per l’offerta relativa alle partite di calcio delle stagioni 2021-2024 di Serie A in partnership con Dazn. L’accordo sarà un driver per i ricavi della società di telecomunicazioni, attesi in crescita proprio nella seconda metà dell’anno, ma anche per il passaggio degli utenti alla fibra. È quanto annunciato ieri dall’amministratore delegato di Tim, Luigi Gubitosi, durante la conference call con gli analisti sui risultati del primo trimestre dell’anno. «Cercheremo sempre altre opportunità, ma intanto siamo felici dell’offerta» che è «ricchissima, come mai prima d’ora. Continueremo a migliorare l’offerta, ma siamo a un buon inizio. Ci aspettiamo che i ricavi aumentino nella seconda metà dell’anno, quando cominceremo a vendere gli abbonamenti con Dazn per le partite di Serie A».

Gubitosi ha annunciato che «dalla prossima estate, il calcio andrà su fibra ed è una vera rivoluzione. Dazn ha vinto 10 partite su 10. Finora gli spettatori di calcio dovevano avere un abbonamento a Sky e uno a Dazn per vedere le partite. Adesso avranno tutte le 10 partite con un unico abbonamento». In Italia, «gli spettatori di calcio sono circa 5 milioni di cui circa 3 milioni sono utenti di pay tv e il resto sono utenti pirata. Stimiamo che la metà di loro non abbia ancora l’ultrabroadband, circa un terzo ha solo l’adsl e la parte restante non ha la banda larga fissa», ma solo voce e solo mobile, ha spiegato il top manager.

Verso la digitalizzazione del Paese

«La partnership Tim-Dazn apre quindi due importanti opportunità di ricavi. In primo luogo, i clienti che si abboneranno a Dazn attraverso Tim aumenteranno l’Arpu (i ricavi medi per utente, ndr.) in quanto il prezzo dovrebbe essere nella fascia 30-35 euro. In secondo luogo, tutti i clienti solo voce o mobile che avranno bisogno dell’ultrabroadband fisso genereranno una domanda incrementale per Tim e per il mercato complessivo delle telecomunicazioni. Questo è un passo verso la digitalizzazione del Paese. La nostra strategia sui contenuti non è cambiata, rimaniamo un distributore, ma negli ultimi due anni abbiamo arricchito TimVision. Inoltre, la cybersecurity aiuterà a ridurre la pirateria».
(Continua su ItaliaOggi)