Pubblicato il 20/05/2021, 11:35 | Scritto da Andrea Amato

Ecco perché Berlusconi dovrebbe vendere Mediaset a Discovery

Discovery ha più volte mostrato interesse per Mediaset

Negli ultimi giorni sono uscite una serie di notizie, che, messe tutte in fila e cucite insieme, segnano la traccia della media industry globale dei prossimi anni e danno una forte indicazione per le scelte da fare in Italia. Il gruppo tedesco Bertelsmann venderà a Bouygues il canale francese M6, mantenendo una quota per non allarmare l’antitrust transalpina. A stretto giro, i tedeschi partiranno con una campagna in casa loro per prendersi ProsiebenSat.1. Come in Francia la volontà del presidente Macron ha indirizzato il deal verso un gruppo locale, preferito per esempio a Mediaset (in ticket con Banco Santander), così Bertelsmann confida di riproporre lo stesso schema facendo leva sulla Merkel e la sua volontà di mantenere ProsiebenSat.1 teutonica. Anche questa volta a spese del Biscione.

Nel caso di M6, Mediaset ha sottovalutato il piano politico dell’operazione, come già aveva fatto Fininvest a metà degli anni ‘80 con La Cinq, ma evidentemente l’amara lezione di allora non è servita. In Germania la situazione è anche peggiore, perché i Berlusconi non hanno appigli, entrature politiche, attività di lobbying o manager di alto rango all’interno di ProsiebenSat.1. E quindi il rischio di uscirne con le ossa rotte è alto. A completare il quadro, dopo i merger mostruosi di qualche anno fa, a livello mondiale il mercato continua ad andare in quella direzione: At&t darà vita a una newco tra Warner Media e Discovery, mentre Amazon ha annunciato di volersi prendere la MGM, per la cifra incredibile di 9 miliardi di dollari. L’operazione M6 ha un ingombro di 1 miliardo di euro, giusto per fare le proporzioni.

Le mosse di Mediaset

In un contesto del genere come si colloca Mediaset? Fallito il tentativo di creare un soggetto paneuropeo con Vivendi, finita a tarallucci e vino, fallita la corsa su M6 e sotto attacco in Germania per ProsiebenSat.1, la MediaForEurope voluta da Pier Silvio Berlusconi, con sede ad Amsterdam, rischia di rimanere una scatola del tutto vuota. Negli ultimi anni è sembrato che la strategia del Biscione sia stata dettata dal Cfo Marco Giordani, ovvero dal direttore finanziario, e infatti tutte le mosse sono andate in quella direzione: Endemol, Vivendi, M6, ProsiebenSat. Ma per un’azienda di contenuti, forse, sarebbe servita una visione diversa, per interpretare mutamenti così repentini, come quelli vissuti negli ultimi anni dal mondo dell’audiovisivo. Giordani almeno ha una corretta consapevolezza della realtà: «Impossibile combattere contro Amazon e Netflix».

La mossa più sensata da fare oggi, quindi, sarebbe quella di vendere al gruppo  Discovery, che già da tempo si è dichiarato disponibile a sedersi a un tavolo per trattare con i Berlusconi. Gli americani sarebbero perfetti per Cologno Monzese, perché, anche alla luce del merger con Warner Media, avrebbero i contenuti più coerenti per i prestigiosi canali 4, 5 e 6 del telecomando italiano. In più, il bouquet di canali digitali di Mediaset si sposa perfettamente con la linea editoriale europea di Discovery. Insomma, sarebbe un matrimonio ideale. Ma…

Berlusconi non vuole vendere

Secondo i ben informati, ovvero i manager più vicini a Silvio e Piersilvio Berlusconi, il motivo per cui ancora non hanno deciso di vendere a Discovery è, stringi stringi, solo una questione di ego. Silvio Berlusconi ha passato la vita a comprare e non a vendere, a essere predatore e non preda, e anche se oggi le televisioni non gli servono più per il consenso politico, non ha intenzione di liberarsi della sua creatura.

Della stessa pasta era fatto anche Rupert Murdoch, ma il tycoon australiano ha capito che alla lunga sarebbe stato stritolato da colossi sempre più grandi e quindi ha deciso di vendere i gioielli di famiglia per un bel po’ di miliardi e una quota di Disney. Berlusconi dovrebbe fare esattamente la stessa cosa, con proporzioni diverse ovviamente, ma puntare a una vendita vantaggiosa per la sua famiglia, mettendo da parte ego e vanità. Anche perché è meglio farlo dettando le condizioni e non subendole.

 

@AndreaAAmato

 

(Nella foto Silvio Berlusconi)