Pubblicato il 17/05/2021, 15:04 | Scritto da La Redazione

Sangiovanni: Io erede di Jovanotti e Tha Supreme? Voglio solo essere me stesso

Sangiovanni: Io erede di Jovanotti e Tha Supreme? Voglio solo essere me stesso
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: il secondo classificato ad “Amici di Maria De Filippi” parla della sua libertà su temi molto attuali, come l’uguaglianza di genere.

Sangiovanni: «Andare a Sanremo? Chissà, ma adesso devo finire gli studi»

Il Messaggero, pagina 23, di Mattia Marzi.

Scanzonato, fresco, colorato: Sangiovanni sembra essere uscito da un fumetto. 29 milioni di stream su Spotify per la sua Lady, che ha conquistato il Disco di platino l’equivalente di 70 mila copie vendute ancor prima della fine di Amici. Tutta la notte e Guccy Bag, rispettivamente15,5 e 10,6 milioni di ascolti, sono entrambe Disco d’oro. I brani sono inclusi nell’Ep eponimo uscito lo scorso venerdì. Da domani il cantautore – secondo classificato in finale nonostante i pronostici lo dessero per favorito: si è rifatto con il Premio della Critica – lo presenterà nelle librerie Mondadori incontrando le fan, già pazze di lui (partirà da Milano, poi il 19 sarà a Roma, il 25 a Bologna, il 26 a Torino): «Mi hanno sempre detto che non sono un santo, che non ho la faccia da bravo ragazzo. Mi chiamo Giovanni e allora ho deciso di chiamarmi Sangiovanni», dice il ragazzo, vicentino, 18 anni compiuti a gennaio nella “casetta” di Amici.

Però il suo cuore è già impegnato: la sua fidanzata Giulia le ha anche sfilato la coppa da sotto il naso. Se l’aspettava una finale del genere?
«Sì: era ciò che desideravo dal primo bacio in casetta. Quando siamo rimasti solo noi due non importava che a vincere fossi io o lei: ce l’avevamo fatta entrambi».
Giulia come le ha fatto perdere la testa?
«È una persona bellissima, con una grande storia alle spalle: ha trasformato le delusioni e le offese subite in un messaggio potente. È un esempio. Dentro Amici ci siamo fatti forza a vicenda».
I telespettatori l’hanno vista mostrare lo smalto sulle unghie, trasformare Il ragazzo della via Gluck di Celentano in un manifesto lgbt e Felicità di Al Bano e Romina in un inno sull’uguaglianza di genere: il suo, di messaggio, qual è?
«Voglio aiutare le persone a sentirsi bene con sé stesse. Nel 2021 ci sono ancora troppi preconcetti, paletti e schemi nei quali non mi ritrovo. Non si tratta di identità e discorsi sul genere, ma di libertà. Ho 18 anni, mi vesto di rosa e metto lo smalto sulle unghie: quindi? È ciò che voglio trasmettere e comunicare con le mie canzoni».

Del ddl Zan contro l’omotransfobia, del discorso di Fedez al Primo Maggio, delle manifestazioni a favore del disegno di legge e delle polemiche cosa sa?
«Nulla, perché nelle casette non avevamo il telefono e non ricevevamo notizie: sono all’oscuro di tutto. Mi informerò. Posso dire però che sono per l’amore universale: le diversità devono diventare normalità».
Quando ha iniziato a scrivere?
«Un anno e mezzo fa».
Alcuni l’hanno definita l’erede di Jovanotti, altri un nuovo ThaSupreme, il fenomeno rap che ha conquistato le classifiche: paragoni ingombranti?
«La mia musica è stata influenzata da elementi diversi, ma io cerco di non somigliare a nessuno. Sono cresciuto ascoltando Michael Jackson, mia mamma era sua fan. Poi ho scoperto la canzone d’autore italiana: ad Amici mi sono divertito ad aggiungere rime inedite a successi storici».

 

(Nella foto Sangiovanni e Giulia Stabile)