Pubblicato il 17/05/2021, 09:13 | Scritto da La Redazione

Il caso di Denise Pipitone dopo 20 anni impenna gli ascolti tv

Denise Pipitone, il caso torna ad infiammare l’interesse mediatico

Corriere della sera, pagina 47, di Aldo Grasso.

Da diverse settimane il caso di Denise Pipitone, scomparsa diciassette anni fa da Mazara del Vallo quando aveva solo tre anni e mai più ritrovata, è tornato a infiammare l’interesse mediatico, generando interessanti fenomeni da un punto di vista comunicativo. Venerdì sera Quarto Grado ha dato ampio spazio alla vicenda, Chi l’ha visto…? ha registrato ascolti record occupandosi del caso. Una premessa è doverosa: i media (e la tv in particolare) svolgono un importante ruolo nel mantenere alta l’attenzione sulla sparizione, stimolando la ricerca di una verità che dopo quasi vent’anni deve essere ricostruita, soprattutto per rispetto della sofferenza della madre Nera Maggio.

Non si può fare però a meno di notare come il caso Denise stia portando a un nuovo livello alcune dinamiche già osservate in passato in occasione di casi di cronaca e giudiziari fortemente mediatizzati. Lo spartiacque è stato il caso Cogne, trasformato in un appuntamento serializzato nei talk show, riversato sulla scena mediatica come fosse un reality, in un tripudio di opinioni e voci sul tema. Anche del rapimento della povera Denise parlano tutti, meno chi forse avrebbe qualcosa da dire per portare finalmente la vicenda a una decisiva svolta: avvocati, sospettati, testimoni chiave, vicini di casa, criminologi, compagnia di giro di opinionisti schierati pro o contro quella o questa teoria, addirittura ex inquirenti che lamentano una mala gestione delle indagini.

 

(Nella foto Denise Pipitone e la ragazza russa)