Pubblicato il 07/05/2021, 19:05 | Scritto da La Redazione
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Anche gli influencer vogliono il loro sindacato

Anche gli influencer vogliono il loro sindacato
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: i lavoratori dei selfie e delle stories chiedono tutele, tariffari minimi e oneri fiscali.

Influencer, vogliono i sindacati

ItaliaOggi, pagina 10, di Max Del Papa.

Questo benedetto e stramaledetto Paese è quello dove nulla cambia pur che niente cambi e non cambia la testa della gente e soprattutto non cambia di una virgola la testa dei giovani. Da queste parti, il primo giorno di lavoro coincide col conto alla rovescia per la pensione e la primissima fatica è vissuta come una intollerabile violenza che invoca tutela. Ecco, uno dei grandi mali italiani è proprio la mentalità sindacale, dove per sindacale non si intende una sacrosanta difesa dagli abusi, ma le aspettative più sciocche o invereconde come si son venute a declinare nel tempo; o, per dirla con Ortega y Gasset, i vezzi dei «bambini viziati della democrazia». Altro che viziati!

Nuove professioni, nuove arroganze: il variopinto mondo influencer, che sarebbero quelli che spacciano sé stessi sui social, pretende tutela sindacale, forse sul presupposto che trattasi di mestiere usurante come dicono in tante: «Cosa credete? Stiamo in ballo dalla mattina alla sera. Vi pare uno scherzo trovare l’angolazione giusta, filmarsi, fotografarsi, scegliere il trucco, i vestiti o la lingerie?». Risultato, certa Mafalda De Simone, 25 anni, campana, «tra le più seguite su Instagram con i suoi oltre 176mila follower», raccontano gli annali, si fa portavoce di questa battaglia epica dei nostri tempi: «Vogliamo siano tutelati i diritti di chi lavora coi selfie e le stories e che venga colmato il vuoto normativo su tariffe e oneri fiscali». Brava Mafalda: lei ricalca certa fuffa americana e quello che davvero le preme non è altro che soldi, soldi, soldi. Tariffe. Ingaggi.

Che premono pure alla preclara Paola Di Benedetto, vicentina di 26 anni, 1,7 milioni di follower su Instagram e fidanzata di Federico Rossi del duo Benji e Fede (mica pizza e fichi: gli influencer si accoppiano sempre tra loro, sul modello Ferragnez, sono le sinergie). Al Messaggero, che la intervista, miss 1,7 milioni di follower dichiara: «È un errore pensare di far tutto da soli, bisogna proteggersi, avere alle spalle qualcuno che ti preceda e tratti per te con le aziende. In Italia è difficile che quello degli influencer venga considerato un lavoro: dai 50 mila follower in poi, trattare da soli non conviene, meglio rivolgersi a un’agenzia». Soldi, sempre soldi, fortissimamente soldi. Tutto il resto è noia, trascurabile dettaglio e sì che di aspetti da regolare sul serio ce ne sarebbero.

 

(Nella foto Mafalda De Simone)