Pubblicato il 03/05/2021, 19:01 | Scritto da La Redazione

Ecco a voi Lady Mo, la regina africana alleata di Netflix

La regina di Nollywood sposa Netflix e mette l’Africa al centro del mondo

La Repubblica – Affari&Finanza, pagina 18, di Eugenio Occorsio.

«Così Netflix ha colonizzato anche l’Africa», ha titolato la stampa occidentale un po’ frettolosamente. Perché in realtà i dominatori dello streaming mondiale hanno concluso una jont-venture con una conglomerata multimediale di proporzioni tali che non è chiaro chi abbia colonizzato chi. Si chiama EbonyLife Media, ed è un gruppo di una potenza sorprendente creato a Lagos, Nigeria, quindici anni fa da una persona sola, una donna, Mosunmola Abudu, che quando era a scuola in Inghilterra veniva bullizzata dai compagni piuttosto razzistelli che non sapevano (non volevano) neanche pronunciare il suo nome. Eppure “Mosunmola” nel dialetto Yoruba parlato da 50 milioni di persone nel sud-ovest della Nigeria (i genitori erano di Ondo Town, una delle maggiori città del Paese) ha un suono dolce e significa “benestante”. Invece la chiamavano irridenti “Monsoon”, confondendo anche i continenti, oppure “Mozambique”. Tanto che fra le lacrime la ragazza, la maggiore di tre figlie di un ingegnere nigeriano emigrato a Londra che morì quando lei aveva undici anni, mentre la madre faceva la cuoca, pensò di auto-ribattezzarsi “Mo”.

Tutto avrebbe pensato tranne che, dopo il ritorno in patria, Mo Abudu sarebbe diventato sinonimo di un successo travolgente. Oggi è un’elegante e altera signora di 46 anni, chief executive officer e azionista di maggioranza di EbonyLife Media, la holding di una galassia di società operative in tutto il composito comparto della comunicazione e anche oltre. Mo Abudu, immancabilmente chiamata “la regina di Nollywood”, la fiorente industria cinematografica nigeriana, una delle 25 donne più potenti del mondo nello show-business secondo Forbes, restò a Londra giusto il tempo di completare gli studi fino al master in Human Resource Management alla Westminster University. Intanto si era presa le sue soddisfazioni: a 19 anni fu selezionata come “ambasciatrice” della Avon per tutta l’Africa e cominciò un pendolarismo transcontinentale che durò per gli anni del college. Poi partecipò a un concorso della divisione di head-hunting della Arthur Andersen e all’inizio del 1993 prese il volo per l’amata terra di famiglia, insediandosi a Lagos quale responsabile delle risorse umane per l’Africa occidentale della ExxonMobil (un incarico di tutto rilievo perché la Nigeria è una potenza petrolifera, membro dell’Opec). Intraprendente e irrequieta, presto fondò una sua società che organizzava corsi di formazione e aggiornamento. La giovane manager divenne rapidamente molto popolare in patria, tanto che provò ad autoprodursi un talk-show televisivo, Moments with Mo in cui intervista personaggi sul modello, ha dichiarato lei stessa, dell’americana Oprah Winfrey. «

 

(Nella foto Mosunmola Abudu)