Pubblicato il 03/05/2021, 15:03 | Scritto da La Redazione
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Mediaset, tre fallimenti alle spalle e tre vie d’uscita

Mediaset dopo la pace con Vivendi rilancia il sogno della tv europea

La Repubblica – Affari&Finanza, pagina 4, Giovanni Pons.

Cinque annidi intense battaglie legali sembra siano bastate alla famiglia Berlusconi e al nemico Vincent Bolloré per capire che è giunto il momento di deporre le armi e cercare una via d’uscita. L’accordo non è ancora stato firmato (questo giornale è stato chiuso la sera di venerdì 30 aprile), ma le discussioni sono avanzate e potrebbero concludersi a breve. Se ciò che è trapelato negli ultimi giorni fosse confermato dai fatti, vorrebbe dire che nell’arco di un paio di mesi la morsa dei francesi sul gruppo italiano potrebbe allentarsi, e anche di molto. Vivendi si starebbe impegnando, infatti, a vendere il 19,9% che possiede in azioni Mediaset, sul 28,8% complessivo, nell’arco di cinque anni, in cambio di una pace legale. E questo vorrebbe dire che la società guidata da Pier Silvio Berlusconi sarebbe finalmente libera di fare quello che vuole, senza la zavorra di un azionista che con una minoranza di blocco è in grado di far saltare qualsiasi accordo. E forse è giunto il momento di domandarsi concretamente in che cosa consista questa strategia di sviluppo.

La storia di Mediaset

A dir la verità le mosse di Mediaset negli ultimi quindici anni non hanno portato grandi risultati. Quando Pier Silvio e il cfo Marco Giordani decisero di entrare nel campo delle produzioni televisive acquistando Endemol, l’avventura durò poco. La scelta in quel caso era azzeccata sotto il profilo industriale, perché anticipava il concetto “content is king” che si sarebbe affermato di lì a poco. Ma è stata eseguita con una eccessiva leva finanziaria, costringendo Mediaset a uscire.

La seconda sfida di Pier Silvio è stata ancor più azzardata: pensare di concorrere nella pay tv alla pari con la Sky di Rupert Murdoch è stato un errore. Mediaset Premium non è mai riuscita a sfondare in termini di numero degli abbonati, anche con un posizionamento diverso e più basso rispetto a Sky. Di fronte alle difficoltà si è scelta la strada dell’alleanza europea con Vivendi, che nella combinazione con Canal Plus avrebbe dovuto portare alla nascita di un gruppo paneuropeo, presente anche nella produzione e in grado di contrastare l’avanzata di Netflix in Europa. Progetto naufragato sul nascere, come si è visto nel 2016, con strascichi legali e finanziari che si sono trascinati fino a oggi. Nel mezzo il tentativo di creare Mediaset for Europe, Mfe, con base in Olanda, che insieme a Vivendi avrebbe voluto aggregare non solo la controllata Mediaset España, ma anche altri gruppi europei presenti nella televisione free to air, cioè quella che si sorregge sulla raccolta pubblicitaria. Anche questo progetto è naufragato per la ferrea opposizione dei francesi che lo vivevano come un escamotage della società italiana per tener saldo il controllo del gruppo ai danni della minoranza fastidiosa.

 

(Nella foto la sede Mediaset)