Pubblicato il 30/04/2021, 14:33 | Scritto da La Redazione
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È di nuovo stallo sui diritti Tv della Serie A

Serie A, rischio stallo sui diritti tv

MF – Milano Finanza, pagina 15, Francesco Bertolino.

La Serie A rischia lo stallo sui diritti televisivi del triennio 2021-24. Secondo guano riferito a MF-Milano Finanza da più fonti, ci sono buone probabilità che l’asta per le residue tre partite in co-esclusiva vada deserta. Per Sky, infatti, il pacchetto 2 «è chiaramente privo di elevato interesse per gli utenti», si legge nel ricorso d’urgenza con cui la pay-tv mira a bloccare l’assegnazione a Dazn di 10 match, 7 dei quali in esclusiva. Anche se non è da escludere a priori, sarebbe perciò sorprendente se Sky presentasse un’offerta, se non altro perché la proposta andrebbe avanzata entro il 3 maggio, ossia due giorni prima che il tribunale di Milano si pronunci sull’istanza cautelare depositata dai legali di Cleary Gottlieb proprio per conto della pay tv.

D’altra parte, nonostante gli auspici di alcuni presidenti, Mediaset, Discovery+ e altri operatori non paiono intenzionati ad aderire al bando e comunque difficilmente potrebbero avvicinare i 150 milioni chiesti dalla Lega. In tal caso l’assemblea del 5 maggio si vedrebbe costretta a cercare nuove soluzioni su cui in realtà club e vertici della Serie A sono già lavoro. Da un lato, si potrebbe tornare a ragionare sulla partita in chiaro, ma ciò richiederebbe l’assenso di Dazn e il via libera dei club sinora ostili all’ipotesi. Dall’altro, si sta facendo strada lo scenario che contempla il rientro in campo dei private equity interessati a rilevare il 10% della media company della Serie A.

Il ritorno dei fondi

Dopo il flop della Superlega sembra infatti venuto meno il veto di Inter e Juventus all’affare con Cvc, Advent e Fsi. Gli 1,7 miliardi offerti dalla cordata fornirebbero una parte di quelle risorse fresche che avrebbe garantito il piano di scissione dalla Uefa. Inoltre, i fondi potrebbero finanziare la creazione di un mini-canale di Lega con cui distribuire le tre partite in co-esclusiva direttamente, in alternativa alla loro assegnazione a un operatore della comunicazione.

Si tratta di un progetto complesso sotto più punti di vista, se non altro procedurali e temporali, ma agli occhi dei proponenti consentirebbe di testare il canale di Lega in vista del prossimo triennio 2024-2027. Questo sempre che il tribunale non accolga il ricorso di Sky contro Dazn e Lega, azzerando di fatto la procedura di assegnazione dei diritti a pochi mesi dall’inizio del campionato.