Netflix non si sente tanto bene. Passerà?
Netflix, non c’è il boom
QN – Quotidiano Nazionale, pagina 24.
Non è bastato il boom dell’ottobre scorso della serie rivelazione della Regina degli scacchi, né il megasuccesso aristo-erotico della serie Bridgerton ambientata nell’Inghilterra ottocentesca reinventata all’insegna della multiculturalità, e lanciata a inizio del 2021. Le azioni di Netflix sono crollate del 10% nella seduta di martedì, dopo che la crescita di abbonati del primo trimestre del gigante dello streaming di video online è stata inferiore alle aspettative. Netflix ha aggiunto 3,98 milioni di abbonati a livello globale nel trimestre, molto al di sotto della sua previsione di crescita di 6 milioni, per concludere il trimestre con 207,64 milioni di abbonati. La società ha aggiunto 0,45 milioni di clienti negli Usa e Canada durante il trimestre, mentre gli abbonati aggiunti in Europa-Mediterraneo sono stati 1,81 milioni, e i nuovi iscritti in America Latina 0,36 milioni.
«Riteniamo che la crescita degli abbonamenti retribuiti sia rallentata a causa della grande diffusione del Covid-19 nel 2020 e di una lista di contenuti più leggera nella prima metà di quest’anno, a causa dei ritardi nella produzione dovuti al Covid. Ci attendiamo una forte ripresa nella seconda metà dell’anno con il ritorno delle nuove stagioni di alcuni dei nostri più grandi successi e di un’entusiasmante scaletta di film», hanno spiegato i vertici di Netflix in una lettera agli investitori. Per il secondo trimestre, la società prevede di aggiungere 1,00 milioni di abbonati.
(Nell’immagine il logo Netflix)