Pubblicato il 21/04/2021, 08:02 | Scritto da La Redazione

Augias si ribella alle critiche per il reportage su Napoli

Augias si ribella alle critiche per il reportage su Napoli
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: «Credo che la rumorosa suscettibilità di alcuni napoletani davanti a una visione critica della loro splendida città afflitta da molti mali sia un ostacolo serio al suo miglioramento».

Cari napoletani nessuna città è perfetta

La Repubblica, pagina 39, di Corrado Augias.

Credo che la rumorosa suscettibilità di alcuni napoletani davanti a una visione critica della loro splendida città afflitta da molti mali sia un ostacolo serio al suo miglioramento. La puntata su Napoli di Città segrete ha chiuso la serie con ascolti molto alti il che non è sempre garanzia di qualità, ma lo diventa quando si tratti di un programma con riferimenti e contenuti culturali non trascurabili. Abbiamo aperto con l’ouverture del Matrimonio segreto di Cimarosa, ricordato più volte – anche con Rossini e il San Carlo – che Napoli è stata una delle capitali europee della musica, tradizione ancora viva nella musica popolare. Abbiamo chiuso nella stazione “Università” del metrò, meraviglia architettonica che Roma non ha mai avuto, forse nemmeno Milano.

Abbiamo ricordato la rivolta popolare di Masaniello, la rivoluzione napoletana del ’99, con le sue eroine Eleonora Pimentel Fonseca e Luisa Sanfelice, commentando con l’analisi storica di Vincenzo Cuoco poi ripresa da Benedetto Croce. Evocato le 4 giornate durante le quali i napoletani cacciarono gli occupanti tedeschi possiamo dire a mani nude; raccontato l’eroismo del dottor Giuseppe Moscati, medico dei poveri, canonizzato da Giovanni Paolo II nel 1987; mostrato l’opera di Artemisia Gentileschi, pittrice insigne, illustrato la genialità non solo teatrale di Eduardo; visitato le chiese più belle a cominciare dalla Cappella Sansevero che vale da sola un viaggio a Napoli.

Le ombre di Napoli

Poi abbiamo toccato un tasto dolente: la storia di Cutolo e della Nco. Lì è scattato il risentimento. Quando abbiamo raccontato Milano, oltre venti minuti di programma erano dedicati al Pio Alberto Trivulzio, allo scoppio di Tangentopoli, all’omicidio dell’avvocato Giorgio Ambrosoli. Noi non facciamo cartoline illustrate, ci sono programmi benemeriti che assolvono questo compito. Città segrete racconta le luci, ma non trascura le ombre. Nella storia include le articolazioni negative, perché solo chi accetta la realtà è in grado (potenzialmente) di modificarla.

 

(Nella foto Corrado Augias)