Pubblicato il 19/04/2021, 17:34 | Scritto da La Redazione
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I napoletani furiosi con Corrado Augias

«Così Augias ha offeso la città» in tv il valzer dei luoghi comuni

Il Mattino, pagina 26, di Valentino Di Giacomo.

Finisce al centro delle polemiche le Città segrete, il documentario su Napoli ideato da Corrado Augias e andato in onda sabato scorso. Il motivo? Oltre 20 minuti dello speciale sono stati dedicati alla camorra e al boss Raffaele Cutolo, scatenando le reazioni. Dalla delusione dell’assessore Alessandra Clemente alle critiche di Domenico De Siano, coordinatore regionale di Fi, che ha chiesto l’intervento della commissione di Vigilanza Rai. Doveva essere un’occasione per raccontare le bellezze di Napoli nel corso dei secoli e, per buona parte, lo è stata. Tuttavia, la puntata registrata alle falde del Vesuvio e andata in onda sabato scorso di Città segrete, la serie di cinque documentari ideati da Corrado Augias per Rai3, ha finito per sollevare un polverone.

Oltre venti minuti dello speciale sono infatti stati dedicati alla camorra e al boss della Nco, Raffaele Cutolo. Un esercizio di verità storica o l’ennesima stanca sequenza di stereotipi in cui troppo spesso si incorre volendo raccontare la città di Partenope? Ed è così che tra un Masaniello e un Eduardo, un Ferdinando di Borbone e un Caravaggio, ecco spuntare la solita sequela sul Maradona «venerato pure se non è esattamente un santo, in cui ogni napoletano si riconosce», i Giuliano e il famigerato professore vesuviano. Un racconto che ha generato un vespaio di polemiche.

Le reazioni

Eppure, prima della messa in onda del programma, anche sui social network si era creata una febbrile attesa per lo speciale di Rai3. In tanti s’aspettavano di poter ammirare le bellezze della città, magari sconosciute, invece qualcuno è rimasto deluso anche nel mondo politico e, stavolta, in maniera trasversale. Non è piaciuta la ricostruzione storica di Napoli neppure all’assessore Alessandra Clemente, che al termine della trasmissione ha subito postato sui social un suo commento: «Una puntata che ha deluso le mie aspettative e che non dà merito, secondo me, all’immensa storia culturale della nostra città. Mi farò sentire».

Stigmatizzazioni giunte pure dall’assessorato alla Cultura del Comune. Ancora più duro è stato Domenico De Siano, coordinatore regionale di Forza Italia, che ha chiesto l’intervento della commissione di Vigilanza Rai. «Dov’è – ha detto il senatore ischitano – la Napoli segreta della sua cultura millenaria? Di sicuro non è quella stereotipata mostrata ieri in maniera approssimativa, inadeguata e offensiva da Corrado Augias. Napoli, con la sua storia millenaria, forse sconosciuta solo al conduttore televisivo è ben altra cosa rispetto all’immagine retorica di una città malavitosa e stracciona, fatta di personaggi discussi e discutibili. Spiace che la televisione di Stato si sia prestata a tanto. Ma il dado è tratto: il danno all’immagine del capoluogo campano è incalcolabile. Mi auguro un intervento immediato della Commissione di Vigilanza della Rai».

 

(Nella foto Corrado Augias)