Pubblicato il 18/04/2021, 15:04 | Scritto da La Redazione

Il lato positivo di Rai2… grazie alle assicurazioni

Il lato positivo di Rai2… grazie alle assicurazioni
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: è partito su Rai2 in seconda serata il programma realizzato in branded content con Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), condotto da Melissa Greta Marchetto, Fabrizio Biggio e Stefano Bini.

Stefano Bini: «Ora è tempo di belle notizie»

Chi, pagina 101, di Carola Uber.

Si può imparare a vedere il bicchiere mezzo pieno quando già si fatica a vederlo mezzo vuoto? Se Stefano Bini, giornalista toscano con l’allegria nel sangue, dovesse basarsi solo sulla sua esperienza, risponderebbe di sì (e il motivo lo racconta in questa intervista), ma è convinto che una buona terapia a base di iniezioni di ottimismo possa essere d’ispirazione per chiunque. Dall’8 è aprile è su Rai2 con il programma Il lato positivo, una sorta di telegiornale delle buone notizie, che lo vedrà al fianco (seppur non fisicamente) di Melissa Greta Marchetto e Fabrizio Biggio. Un viaggio nell’Italia propositiva e un’occasione per dimostrare che anche quando tutto sembra nero si può avere fiducia nel futuro. Come gli italiani intervistati nel corso delle quattro puntate.

Quali sono le buone notizie che sentiremo?
«Sono storie di persone speciali e imprenditori, storie di coraggio e di rinascita, esperienze di cambiamento totale e ripartenza, racconti di progetti innovativi e di idee orientate al benessere della collettività. Ci saranno anche notizie dal mondo un po’ sui generis e sketch, ma non è un programma da ridere, semmai per sorridere: è un intervallo di cose belle in mezzo a tante cattive notizie».
Nell’ultimo anno la pandemia ha messo a dura prova la capacità di fare progetti per il futuro con ottimismo. Lei come l’ha vissuta e come la sta vivendo?
«Fin dal primo giorno di lockdown ho sfruttato la situazione di immobilità come un’occasione per mettere giù delle idee, ricontattare tutte le mie conoscenze lavorative, proporre delle cose. Insomma, invece di stare fermo ad aspettare, mi sono dato da fare. Ma io partivo avvantaggiato».
In che senso?
«Sono sempre stato un entusiasta. Motivo per cui a scuola venivo sempre scelto come protagonista delle recite e quando giocavo a pallavolo avevo il ruolo di capitano, pur non essendo né il più alto né il più bravo. A 22 anni mi è stato diagnosticato il cancro, un linfoma di Hodgkin a uno stadio già molto avanzato, e ho passato due anni in ospedale, tra analisi e cure devastanti: lì ho scoperto che anche con la tristezza dentro il cuore, fuori riuscivo a sorridere e a dare coraggio agli altri. Avrei potuto chiudermi in casa a piangere con i miei genitori, invece appena potevo uscivo con i miei amici e ci strappavamo sorrisi a vicenda. Quando ne sono uscito sono rinato più forte di prima, con la consapevolezza che il mio carattere mi aveva salvato la vita. E con la certezza di essere bravo a comunicare in maniera positiva. cosa che ha orientato le mie scelte lavorative».

 

(Nella foto Stefano Bini, sullo sfondo Melissa Greta Marchetto e Fabrizio Biggio)