Pubblicato il 16/04/2021, 14:34 | Scritto da La Redazione
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Rai: il gioco delle coppie per presidente e amministratore delegato

Rai: il gioco delle coppie per presidente e amministratore delegato
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: ecco le possibili combinazioni per presidente e amministratore delegato: De Bortoli-Andreatta, Quadrio Curzio-Maggioni, Vaccarono-Castellari.

Qui Viale Mazzini

Il Foglio, pagina 4, di Lorenzo Marini.

Si è candidato anche Pinuccio, l’inviato di Striscia la notizia specializzato nei servizi sugli sprechi Rai. Parliamo del prossimo Cda della tv pubblica, di cui quattro consiglieri sono eletti dal Parlamento, due alla Camera e due al Senato. Sia a Montecitorio che a Palazzo Madama, tra i curricula in arrivo (si chiude il 30 aprile), è giunto dunque quello dell’inviato di Striscia. Guardando ai papabili, però, al momento gli unici sono i consiglieri uscenti Igor De Biasio e Giampaolo Rossi, sostenuti da Lega e Fratelli d’Italia. Il Pd punterà ancora su una donna, ma non l’attuale Rita Borioni che, dopo due mandati, non si può ricandidare. Si ripresenta, invece, Riccardo Laganà, consigliere eletto dai dipendenti. Ma sul consigliere interno si registra una novità, ovvero una doppia proposta del segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani, avanzata con una lettera al Foglio: un appello rivolto all’interno dell’azienda, per arrivare a una candidatura unitaria (a differenza del 2018 quando ogni sindacato portò il suo), e uno all’esterno, con la richiesta a partiti e Governo di «accettare la sfida di votare come presidente il consigliere eletto dai dipendenti».

Possibile? Vedremo, ma è difficile che la politica lasci la seconda poltrona più ambita di viale Mazzini. Per Ad e Presidente, del resto, i giochi iniziano a scaldarsi. Al momento, secondo i sussurri, si ragiona su tre schemi. Il primo vede nel ruolo di Ad Eleonora Andreatta di rientro da Nettlix (anche se il ruolo di suo fratello Filippo super consigliori di Enrico Letta complica tutto), con Ferruccio De Bortoli presidente (molto stimato dal premier). Un secondo schema vedrebbe ad Monica Maggioni (in ottimi rapporti col sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli), mentre la presidenza andrebbe all’economista Alberto Quadrio Curzio (ok di Draghi). Infine, terzo quadro: Fabio Vaccarono (Google Italia) e Andrea Castellari (ex Viacom) come ad. Un passo indietro Carlo Nardello di Tim. E presidente una donna, Paola Severini Melograni.

Le manovre di Palazzo

Per ora Draghi segue a distanza: sul pezzo ci sono Garofoli e Antonio Funiciello a Palazzo Chigi, il direttore generale del Tesoro Alessandro Rivera, più gli “uomini Rai” dei partiti, tra cui si segnala l’attivismo di Giancarlo Giorgetti. Ieri però a Viale Mazzini è stato avvistato il leghista Alessandro Morelli. «A che titolo è stato ricevuto e da chi?», si chiede Michele Anzaldi. Al momento topico, però, sarà l’ex presidente della Bce a decidere: a guida dell’azienda Draghi vuole un manager, con una figura tra la cultura e il giornalismo alla presidenza. Nel frattempo, in attesa dei prossimi Cda (23 e 29 aprile) dove sarà approvato il bilancio, Salini è alle prese con un paio di questioni non da poco. In primis, il caso dei diritti de La storia siamo noi dal 2010 al 2013, regalati da Mauro Masi a Giovanni Minoli e che ora il giornalista (che si è anche candidato al Cda) vorrebbe rivendere alla tv pubblica.

 

TVZOOM RICEVE E PUBBLICA:

«Sono molto onorato che venga fatto il mio nome in merito a Rai, ma tengo a precisare che sono contento di essere in Google e credo che ci siano ancora tante cose da fare qui» Fabio Vaccarono

 

(Nella foto la sede romana Rai di viale Mazzini)