Pubblicato il 14/04/2021, 14:04 | Scritto da La Redazione
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Calcio, prove tecniche di Media Company

Accordo Serie A-Ei Towers: «Prove di media company»

Il Sole 24 Ore, pagina 33, di Andrea Biondi.

La Serle A ha approvato «a larga maggioranza (18 voti favorevoli), il progetto di creazione di un centro di produzione televisiva della Lega Serie A presso EI Towers». E questo progetto «rappresenta il primo passo verso la costituzione della Media Company consentendo alla Lega Serie A una razionalizzazione dei flussi distributivi dei segnali televisivi». L’espressione «media company» usata nel comunicato di ieri della Lega calcio torna a fare capolino nelle vicende di una Serie A i cui club ieri si sono riuniti in assemblea all’indomani del blackout di Dazn che ha impedito di vedere le sfide Inter-Cagliari e Verona-Lazio nella giornata di domenica. Già a caldo, domenica, la piattaforma ha emesso una nota parlando di problema «originato dal nostro partner Comcast Technology Solutions (CTS)». Nome del fornitore nero su bianco, quindi, anche a segnalare sibillinamente che quel fornitore appartiene alla galassia Comcast, colosso Usa che controlla quella Sky che ha duellato con Dazn per i diritti della Serie A per il prossimo triennio, perdendo la sfida.

Dazn ha assicurato che risarcirà i clienti e, a quanto risulta, dovrebbe essere un risarcimento per tutti i clienti, non solo per quelli che si sono fatti avanti nella giornata di domenica riscontrando problemi o che hanno presentato reclamo. Del resto sul tema, in caso di risarcimento non automatico ma «selettivo» in base ai reclami, si aprirebbe di certo un contenzioso con le associazioni dei consumatori che comunque, come evidenziato da Confconsumatori, si sono palesate in Agcom e in Antitrust.

Alcuni club hanno dubbi su Dazn

Il tema Dazn non era all’ordine del giorno, ma comunque è stato affrontato dai club, con i 4 dissenzienti rispetto all’assegnazione (per 840 milioni a stagione) a Dazn in partnership con Tim (Sampdoria, Genoa, Crotone e Sassuolo) cui si sarebbe aggiunta anche la Roma in questo caso, a evidenziare i timori per un passaggio evolutivo come quello che attenderà la Serie A già a partire dalla prossima stagione. I timori che lo streaming non possa reggere l’impatto sono stati riproposti all’attenzione dell’assemblea. A quanto risulta al Sole 24 Ore l’ad Luigi De Siervo avrebbe spiegato che a Dazn è immediatamente stato chiesto di approfondire le cause del disservizio e che comunque alla piattaforma saranno chiesti degli Sla (accordi sui livelli di servizio) da rispettare, alla cui definizione si dovrà lavorare nelle prossime settimane.