Pubblicato il 13/04/2021, 14:33 | Scritto da La Redazione
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La Rai ha preso il meglio dello sport

Diritti tv, la Rai fa il pieno di sport

ItaliaOggi, pagina 19, di Claudio Plazzotta.

A volte è un po’ sottovalutato. Ma alla fin fine il portfolio di diritti tv dello sport della Rai non è niente male: tra Europei e Mondiali di calcio maschili e femminili, Olimpiadi estive e invernali, tutti i match di tutte le nazionali maschili e femminili di calcio azzurre fino a fine 2022, la Coppa Italia di calcio (a giugno ci sarà il nuovo bando per triennio 2021-2024), il grande ciclismo, gli sport invernali, tutto il campionato di volley, una partita alla settimana in chiaro della Serie B e della Serie C di calcio, del campionato di basket di cui poi propone i play off e le final 8 di Coppa Italia, la Ryder cup di golf 2023 a Roma, le Atp finals di tennis di Torino, la Coppa America di vela e tutti gli sport minori, ce n’è veramente per ogni gusto, e gratis, pur in tempi di pay tv, di over the top e di eventi visibili solo in abbonamento.

Settimana scorsa viale Mazzini si è aggiudicata i diritti tv su tutte le piattaforme dei Mondiali di calcio 2022, dal 21 novembre al 18 dicembre in Qatar, versando alla Fifa una cifra attorno ai 140 milioni di euro. Che effettivamente, come conferma la stessa Rai, è un costo «nettamente inferiore al prezzo delle edizioni dei Mondiali 2010 e 2014 (quelle in cui giocava l’Italia, ndr), nonostante la novità del torneo nel periodo invernale, prezioso per la raccolta pubblicitaria», edizioni che erano costate 175 milioni di euro ciascuna. Sia nel 2010, sia nel 2014, però, i costi erano poi stati divisi tra Rai e Sky con delle sub-licenze. E per viale Mazzini sia i Mondiali in Sudafrica, sia quelli in Brasile erano costati circa 85 milioni a edizione. Le manifestazioni non erano comunque andate a break even: l’incremento di raccolta pubblicitaria (attorno ai 20-30 milioni di euro, dipende anche se l’Italia avanza o meno nel torneo) e i risparmi su altri costi di palinsesto (se ci sono le partite, non vanno in onda fiction o spettacoli che slittano ai mesi successivi) stimati in circa 10 milioni non coprono comunque mai gli 85 milioni di euro in diritti.

Il servizio pubblico

L’antieconomicità in sé dell’operazione è quindi evidente a tutti. Ma, ovviamente, Rai ha oneri di servizio pubblico (e onori, attraverso il canone) che vanno al di là della semplice valutazione dell’impatto costi-ricavi. Proprio per questi motivi, però, è altrettanto ovvio che Rai non potrà mai mettere a bilancio addirittura 140 milioni di euro di costi per i diritti esclusivi dei Mondiali in Qatar (peraltro, in novembre e dicembre 2022, mesi già pieni di pubblicità a prescindere anche senza Mondiali, l’incremento di raccolta pubblicitaria sarà ancora più basso rispetto a quello dei mesi estivi, soprattutto per i canali Rai che devono sottostare a rigidi limiti di affollamento).

E infatti Pier Francesco Forleo, direttore dei diritti sportivi Rai, nello strutturare l’offerta Rai e il contratto con la Fifa, ha blindato l’opportunità di dare i diritti in sub-licenza. Cosa che farà di sicuro, per rientrare di almeno 60-70 milioni di euro. Il partner potrebbe essere Amazon, o, perché no, anche Sky, ma tutto è da definire. Di sicuro Rai1 trasmetterà almeno 28 partite sulle 64 del Mondiale 2022, incluso il match inaugurale, le semifinali e la finale, con diritti di prima scelta degli incontri migliori.

 

(Nella foto la Nazionale di calcio)