Pubblicato il 12/04/2021, 09:02 | Scritto da La Redazione
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Si tinge di giallo il black-out di Dazn

Si tinge di giallo il black-out di Dazn
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: Inter-Cagliari e Verona-Lazio invisibili via App. E la piattaforma punta il dito contro Comcast, proprietaria di Sky: «Il problema è derivato dal fallimento del servizio di autenticazione fornito da un nostro partner esterno (Comcast technology solutions)».

Dazn, blackout e veleni. La Lega vuole garanzie

La Repubblica, pagina 31, di M.Pi e Fr.Va.

Uno schermo nero con l’immagine ferma di Lukaku, a braccia larghe, è quanto sono riusciti a vedere i più fortunati. L’Inter ha battuto il Cagliari, ma per saperlo è servita la vecchia radiolina o per i più evoluti i siti di risultati live. Il blackout di Dazn all’ora di pranzo di domenica e sulla partita della capolista (poi anche su Verona-Lazio) è un allarme che è suonato nelle case di milioni di italiani. Perché da agosto viaggerà via streaming l’intero campionato di Serie A: 10 gare su 10 (di cui 7 in esclusiva) saranno trasmesse dalla tv del miliardario di origini ucraine Blavatnik. Riaprendo la questione sull’opportunità di affidare a un servizio che si appoggia solo su Internet la trasmissione di tutte le partite del campionato. E, di conseguenza, il suo valore presente e futuro.

Le preoccupazioni della Lega Calcio

Erano passate meno di tre ore dal fischio finale della partita quando la Lega di Serie A ha inviato a Dazn una lettera, in cui chiedeva in modo perentorio rassicurazioni «per scongiurare che simili episodi si verifichino nel futuro». Insufficiente per la Confindustria del pallone italiano la risposta ufficiale: «Il problema è derivato dal fallimento del servizio di autenticazione fornito da un nostro partner esterno, che non è stato in grado di risolvere velocemente, applicando le previste procedure di backup, pur avendo ricevuto da parte di Dazn informazioni tempestive e collaborazione immediata».

Quel “partner” è stato poi identificato dalla stessa Dazn in Cts, ossia Comcast Technology Solutions, società del gruppo Comcast, proprietario di Sky: abbastanza per suggerire implicitamente un boicottaggio. Escluso però nei fatti visto che – come ha spiegato la stessa Dazn – il blackout di tre ore ha coinvolto in tutta Europa altri broadcaster di cui Cts è fornitore: Viaplay ed Eurosport. Insomma, niente giallo.

Può bastare solo Internet?

E però il problema è stato troppo serio perché possa risolversi con uno stringato comunicato stampa. Anche perché – e questa è la vera beffa – a vedere la partita sono stati solo gli abbonati a Sky sul canale 209 dedicato a Dazn. Una questione che ne solleva un’altra: i club più scettici sulla tenuta del segnale Internet avrebbero voluto per il prossimo triennio un impegno scritto che obbligasse Dazn a un “piano-B”, ossia a trasmettere anche sui canali di Sky, per sfruttare l’affidabilità del satellite.

Nel contratto però la Lega Serie A non ha inserito obblighi di backup: si è accontentata della conferma verbale della volontà di acquisire una frequenza sul digitale terrestre. L’unico obbligo previsto dal contratto è quello di adempiere alla distribuzione del prodotto con impegni minimi di trasmissione. Se nel prossimo campionato il problema dovesse ripetersi più volte, si potrebbe teoricamente arrivare alla risoluzione.

 

(Nella foto lil down di Dazn)