Pubblicato il 07/04/2021, 11:32 | Scritto da La Redazione

Aldo Grasso stronca “LOL: chi ride è fuori”

Aldo Grasso stronca “LOL: chi ride è fuori”
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: mentre tutti incensano il programma di Amazon Prime Video, il critico tv del “Corriere della sera” lo boccia senza appello.

LOL: Chi ride è fuori, più che comicità sembra “stupidera”

Corriere della sera, pagina 47, di Aldo Grasso.

Chi non ride, fa ridere? È la domanda che mi son posto dopo aver seguito LOL: Chi ride è fuori, il nuovo comedy show prodotto da Endemol Shine Italy e in onda su Amazon Prime Video. Composto da sei episodi, il format è una sfida fra dieci comici professionisti che devono restare seri per sei ore consecutive provando, nello stesso tempo, a far ridere i loro avversari. Io non ho riso, mai, nemmeno una volta. Ma è colpa mia, lo ammetto. Non ho riso perché l’unico comico che mi pareva interessante, Luca Ravenna, è uscito quasi subito. Non ho riso perché troppo spesso alcuni comici sono stati ammoniti e poi cacciati perché sorpresi a fare smorfie di contentezza sulle loro battute (che è quasi peggio del doverla spiegare, la battuta). Non ho riso perché al mio posto ridevano sguaiatamente Fedez e Mara Maionchi, nella loro qualità di giudici. Come i finti applausi. Non ho riso perché non conoscevo alcuni dei partecipanti. Non ho riso perché il clima generale era quella della stupidera (non so se si dica ancora così, ma lo Zingarelli ne certifica l’uso: «Manifestazione ripetuta di immaturità, specialmente con atti o discorsi sciocchi e superficiali, tipica dell’adolescenza»).

La stupidera genera la ridarola. Non ho riso e la cosa mi preoccupa perché ho letto e saputo che altri, specie i più giovani, hanno riso di gusto e hanno trovato il programma scritto bene e montato ancora meglio, in ogni dettaglio. È probabile che LOL: Chi ride è fuori segni un discrimine generazionale, che per sentire raccontare una barzelletta da Lillo o da Frank Matano uno non debba conoscere Gino Bramieri, che Angelo Pintus sia un grande comico, che l’effetto streaming (Netflix, Amazon, Disney+…) sia ormai sufficiente a decretare la bontà di un programma. Ride bene chi ride ultimo. Ma chi ride ultimo, è molto probabile che ci abbia messo un po’ di tempo per capire la battuta.

 

(Nella foto LOL: chi ride è fuori)