Pubblicato il 25/03/2021, 11:32 | Scritto da La Redazione
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Dazn e Sky, prove di pace per i diritti Tv della Serie A

Diritti tv, Comcast sonda Dazn

MF – Milano Finanza, pagina 15, di Andrea Montanari.

Prima la guerra sulla Serie A, poi, nel medio-lungo termine, una possibile tregua armata di natura commerciale che porti vantaggi a entrambi gli sfidanti. A 24 ore dell’ennesima assemblea dei 20 club del massimo campionato – con la Roma vero ago della bilancia – Sky e Dazn continuano a darsi battaglia a suon di milioni e nuove proposte. Perché in palio c’è il primato nella sfida in ambito nazionale per la conquista del maggior numero di diritti tv possibili, provando a mettere il rivale alle corde. Al momento, la proposta targata Dazn-Tim (840 milioni annui per 10 partite di cui 7 partite in esclusiva e 3 in co-esclusiva sul web) finora ha ottenuto 11 preferenze rispetto alle 14 necessarie e resta quella maggiormente accreditata. Ma l’offerta di Sky (750 milioni all’anno per gli stessi match) continua a convincere 7-8 club.

Così è probabile che, come già riferito da MF-Milano Finanza, si vada a una soluzione di compromesso. In tal senso si è mosso nelle ultime settimane, Paolo Scaroni, presidente del Milan e banchiere di Rothschild: permettere a entrambi gli sfidanti di restare in gioco. La via di mezzo all’italiana prevede l’assegnazione di 7 partite all’Ott di Len Blavatnik e le altre 3 sfide (con almeno 1 best pick) alla pay tv satellitare guidata da Maximo Ibarra, per almeno 70 milioni, alla quale poi potrebbero andare anche contenuti ancillari. Questa opzione porta all’archiviazione del bando per tre partite in chiaro (quelle che con questo accordo sono destinate a Sky) e quello per il posticipo del lunedì. Se questo schema sarà seguito, la Roma e anche il Cagliari scioglieranno le riserve e voteranno a favore. Anche per scongiurare il nulla di fatto che porterebbe a un’altra asta e al rischio, per la Lega presieduta da Paolo Dal Pino (sostenitore dei fondi) e guidata dall’ad Luigi De Siervo di non dover anticipare il cash alle squadre già in sofferenza per l’impatto del Covid.