Pubblicato il 17/03/2021, 08:00 | Scritto da La Redazione

Pubblicità: crollano giornali e radio, tiene la tv, vanno bene Facebook e Google

Pubblicità, a gennaio crescono solo i colossi online

Il Sole 24 Ore, pagina 27, di Andrea Biondi.

A sorridere sono sempre e solo loro. Per i colossi del web il 2021 inizia con il segno più davanti ai dati sulla raccolta pubblicitaria. E visto che quanto diffuso ieri da Nielsen si riferisce al mese di gennaio, non ancora intaccato nel 2020 dall’emergenza Covid-19 che fra marzo e maggio ha praticamente paralizzato il mercato dell’advertising, quello messo agli atti soprattutto da Google e Facebook sa di ennesima dimostrazione di forza. «Stante la situazione legata alla pandemia e il confronto con i primi due mesi dello scorso anno in fase di crescita – spiega Alberto Dal Sasso (Nielsen) – è normale una partenza in sordina. Tutto però fa pensare a una consolidata ripresa a partire dalla primavera».

A gennaio la raccolta complessiva è scesa a 590,5 milioni: -4,3% rispetto a gennaio 2020. Il tutto con search e social – essenzialmente Google e Facebook – le cui raccolte sono solo stimate da Nielsen e non fornite dai diretti interessati. Senza questa stima, ci sarebbe un crollo del -10% con totale poco sotto i 369 milioni. In questo quadro, facendo due conti si comprende come Nielsen attribuisca ai big del search e social 221,5 milioni di raccolta: +6,9%. In aggiunta, anche la parte di web “tradizionale” è andata bene (+0,6% a 26,6 milioni) per un totale online, quindi, di 248 milioni (+6,2%). Qui però finiscono i segni più e iniziano a farsi sentire le ferite dell’emergenza pandemia: -14,9% i quotidiani (27 milioni di raccolta); -34,4% i periodici (7,5 milioni); -52,3% le affissioni (1,4 milioni); -47,2% il transit (4 milioni); -32,2% il direct mail (14 milioni) con i fatturati di go tv e cinema neanche disponibili.

Tv e radio

Inizio d’anno negativo anche per la radio con un -34,5% a 18,6 milioni figlio, secondo vari osservatori, anche di come la politica di offerte a pacchetto dei gruppi multicanale abbia finito per favorire il piccolo schermo. Di certo la Tv è andata meglio del mercato: -2,8% a 269,7 milioni. Fra i vari broadcaster, secondo le elaborazioni su dati Nielsen del Sole 24 Ore, Mediaset con i suoi 160 milioni di raccolta (59% del totale Tv) ha perso a gennaio il 3,2%. In calo anche la Rai (-3,8% a 53 milioni) e La7 (-15,7% a 10,6 milioni). In crescita invece Sky (+4,7% a 28,9 milioni) e Discovery (+1,9% a 17 milioni).

 

(Nella foto la sede romana della Rai)