Pubblicato il 11/03/2021, 11:35 | Scritto da La Redazione

Nove contro sette, la Serie A spaccata sui diritti Tv e il sì ai fondi (che congelano l’offerta)

Serie A, i fondi congelano l’offerta: «Prima l’accordo sui diritti tv»

Il Sole 24 Ore, pagina 15, di Andrea Biondi e Carlo Festa.

I fondi di private equity Cvc, Advent e Fsi congelano l’offerta per la media company dei diritti tv della Serie A e attendono che la situazione in Lega e tra i club si rassereni. Quindi ogni discussione, stando alle valutazioni dei fondi, a quanto risulta al Sole 24 Ore potrà avvenire solo dopo l’assegnazione dei diritti tv tra Sky e Dazn (in partnership con Tim). Proprio quest’ultimo tema sarà sul tavolo oggi nell’assemblea di Lega da cui, molto probabilmente, uscirà ancora una fumata nera, con nessuna decisione e un altro rinvio. Insomma, i club dovrebbero restare ancora divisi sulla scelta dell’operatore che trasmetterà le partite per il prossimo triennio. Una frattura che rischia di provocare effetti negativi immediati visto che la scadenza per una scelta è il prossimo 29 marzo.

In questa situazione di grave incertezza si inserisce l’ulteriore contesa per far entrare (o meno) i private equity nella media company della Serie A. Nelle ultime ore è quindi maturata la scelta della cordata Cvc, Advent e Fsi di essere spettatore neutrale di quello che è diventato un muro contro muro tra due opposte fazioni di club. Da qui il congelamento dell’offerta che nelle intenzioni iniziali doveva arrivare in via Rosellini questa settimana migliorata in alcuni aspetti tecnici (responsabilità legali dei club, library, tema Super Lega). Lo stop è necessario, secondo i fondi, nell’attesa di capire se dopo rassegnazione dei diritti audiovisivi a uno fra Dazn e Sky si potrà ricreare un clima più sereno e opportuno per finalizzare il term sheet. Al momento il barometro segna tempesta.

9 squadre contro

Proprio ieri è arrivata una contro-lettera di 9 squadre (Bologna, Benevento, Crotone, Genoa, Sampdoria, Roma, Sassuolo, Spezia e Torino) in risposta a quella del fine settimana scorso di 7 club (Atalanta, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Napoli ed Hellas Verona) che hanno tuonato per procedere «senza indugio» all’assegnazione dei diritti audiovisivi, confermando il no all’operazione fondi e minacciando azioni legali. I 9 club, nella lettera che Il Sole 24 Ore ha avuto modo di visionare, rimandano al mittente le accuse di condotte ostruzionistiche e dilatorie e partono al contrattacco ribadendo la necessità di evadere due approfondimenti «ripetutamente richiesti», vale a dire «l’assessment di un esperto tecnico indipendente della capacità di Dazn/Tim di coprire tutto il territorio italiano» bollando la relazione di Deloitte come «non chiaramente sufficiente a risolvere questo punto» e il business plan del canale «che si potrebbe creare con le dieci partite trasmissibili in Ott come complemento dell’offerta Sky».