Pubblicato il 08/03/2021, 14:03 | Scritto da La Redazione
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Sanremo: Fiorello respinge le critiche al Festival

Salini ad Amadeus: «Pensa al triplete» Fiorello ai critici: «Ma quale flop?»

Il Messaggero, pagina 15, di Ilaria Ravarino.

Mi scade il contratto ad agosto. Spero di continuare in Rai, che per me è motivo di orgoglio e onore. E di farlo il più a lungo possibile». Era un Amadeus visibilmente provato quello che ieri ha salutato ufficialmente Sanremo durante la conferenza stampa di chiusura del Festival. «Non ero triste il primo giorno, così come non sono esaltato oggi – ha detto, commentando il dato migliorativo della media ascolti, arrivata sabato a 10.715.000 con 53,5% di share, ma pur sempre sotto al record dell’anno scorso, 11.477.000 e 60,6% – ho sempre detto che era un Sanremo diverso dagli altri. Realizzarlo è stato incredibile».

Assente al tavolo Fiorello, intervenuto telefonicamente per qualche battuta di commiato e una puntualizzazione amara («Abbiamo fatto 14 milioni nei picchi d’ascolto, e i giornalisti hanno scritto flop: ma che Festival avete visto?») mentre accanto ad Amadeus era presente all’appello tutta la pattuglia Rai, dal direttore di Rai1 Stefano Coletta all’ad di Rai Pubblicità Gian Paolo Tagliavia, fino all’ad Rai Fabrizio Salini. Che – appeso alla vaga incertezza delle future nomine Rai – ha voluto concedere ad Amadeus, cavallerescamente, l’onore delle armi: «Questi due – ha detto, riferendosi ai conduttori – sono patrimonio aziendale. Per me dovrebbero andare a riscuotere all’Ariston, il prossimo anno, gli applausi che si meritano. Amadeus, pensa al triplete».

Le candidature

E se pure Amadeus si è detto fermo nell’intenzione di tornare ai suoi quiz e riposare, «a meno che il pubblico o l’azienda non lo voglia», più fredda è stata la reazione di Coletta, che pur riconoscendo all’ad la «priorità sulle decisioni aziendali», ha preferito concentrarsi sulla retorica del carattere “miracoloso” del Festival. Certo il vuoto sul dopo Amadeus comincia a pensare, con il cartello Cattelan puntualmente respinto al mittente dal direttore di rete («Non è il momento, devo ancora riflettere: l’anno scorso sono entrato a Sanremo in corsa, quest’anno ho fatto un festival sanitario») e pochi nomi forti, oltre a quello di Delogu e Serena Rossi («Speriamo entri nel parco dei nostri volti nuovi») a riempire la casella del conduttore.

Una scelta che il prossimo anno potrebbe essere scorporata da quella del direttore artistico (Amadeus ricopriva entrambi i ruoli), ma su cui l’unica proposta concreta arrivata a Salini, la candidatura di Mina avanzata dal figlio Massimiliano Pani, non ha ancora ricevuto seguito dall’ad. Sul piano dei costi e delle entrate Rai Pubblicità fa sapere di avere incassato quanto e persino più dell’anno scorso: «II mercato ha premiato la nostra volontà di esserci – ha detto Tagliavia -. È stato un grande risultato, considerato che la raccolta 2020, che ha raggiunto i 37,1 milioni, comprendeva anche gli eventi in piazza che quest’anno non ci sono stati. I 38 milioni di euro del 2021 comprendono solo il tabellare tv, radio e digital».

 

(Nella foto Fiorello)