Pubblicato il 04/03/2021, 15:05 | Scritto da La Redazione

Sanremo: Fedez parla delle lacrime del debutto con la Michielin

Fedez e Michielin: «In lacrime dopo l’ansia delle prove. Fragile perché sarò di nuovo papà»

Corriere della sera, pagina 39, di Andrea Laffranchi.

Il racconto di Sanremo è fatto anche dalle coppie. Legami artistici, storie che mischiavano pubblico e privato, progetti combinati per l’occasione, abbinamenti improbabili. Francesca Michielin e Fedez hanno scelto il Festival per tornare a cantare insieme, a una decina d’anni da Magnifico e Cigno nero, le due hit che hanno aperto al meticciato fra pop e rap. Per la serata di oggi, quella dedicata alle cover, avevano annunciato un medley fra Del Verde di Calcutta e Le cose che abbiamo in comune di Daniele Silvestri. «Non potevamo dimenticare la nostra storia di duo e abbiamo deciso di aggiungere all’esibizione delle canzoni di coppie sanremesi come i Jalisse e Aleandro Baldi Francesca Alotta», annuncia Michielin.

Loro il Festival lo hanno vinto. Profezia per confermare le quote degli scommettitori che vi danno per favoriti?
Fedez: «Non ci avevamo pensato… E comunque non siamo noi quelli dei bookmaker, sono dei sosia».
Volete sdoganare il trash dei Jalisse?
Fedez: «Con l’arrangiamento spettacolare che abbiamo previsto non sarà trash».
Anche Al Bano e Romina hanno vinto Sanremo e sono la coppia per eccellenza della canzone italiana…
Fedez e Michielin: «No comment (e ridono)».
Torniamo alla prima serata. Alla fine dell’esibizione Francesca si è aperta in un sorriso e si è gettata ad abbracciare Federico. Che si è sciolto in lacrime.
Fedez: «Il terrore delle prove ha lasciato posto all’emozione. È stato un misto di cose. Vivo in semilockdown da mesi in compagnia di una donna incinta, forse abbiamo gli ormoni sincronizzati. Poi ci sono stati gli alti e bassi di questa avventura come il rischio di esclusione (per aver diffuso 9 secondi del brano sui social ndr)… Insomma, sono particolarmente sensibile in questo periodo».
Anche i rapper piangono?
Michielin: «Federico mi piace perché appartiene a un mondo, quello hip hop, che in genere è machista. È bello vedere una persona emotiva che espone la propria fragilità. Viviamo in un’epoca in cui tutti ti dicono, anche a noi donne e non mi piace perché io quella cosa non ce l’ho fisicamente, che devi essere cazzuto. Noi non rispettiamo quel canone».

Le cantautrici invece controllano meglio?
Michielin: «Nelle mie due precedenti partecipazioni a Sanremo, in gara e come ospite di Levante, avevo pianto. Quando ho visto il sorriso luminoso di Amadeus, i cuoricini dei maestri dell’orchestra ed è arrivato il carrello con i fiori ho ricacciato indietro la lacrima. E mi sento ringiovanita: col nuovo taglio di capelli ho perso 10 anni, sono tornata a quando ho debuttato».
Stavate a distanza di sicurezza, segnata da un nastro bianco che legava le aste dei microfoni.
Michielin: «Due metri esatti. Il senso è che nonostante la distanza siamo uniti. Il bianco simboleggia la pagina bianca, la luce, la rinascita».
Portateci dietro le quinte. I minuti prima di salire sul palco?
Fedez: «Continuavo a ripassare l’attacco… ma ero fuori tonalità. Francesca mi ha intimato di smetterla per non mandarla in confusione. Mi sono fermato e ho gridato il nome di Kobe Bryant: amo il basket e lui è un campione che mi ha sempre ispirato».
Michielin: «Io ho pensato a Rino Gattuso. Cose che capitano dopo 1 anno passato a casa in pigiama».
Fedez: «Questo Sanremo è l’occasione per vivere finalmente qualcosa di simile alla normalità».

 

(Nella foto Fedez e Francesca Michielin)