Manuale Cencelli a Sanremo: Giovanna Botteri per bilanciare Barbara Palombelli
Botteri a Sanremo: «Ma senza tacco 12»
La Repubblica, pagina 33.
«Non so cantare però sono uguale a Naomi Campbell, per questo mi hanno chiamata. Ma non aspettatevi l’abito lungo e il tacco 12, è più facile che mi presenti in mimetica». Giovanna Botteri scherza sulla partecipazione a Sanremo, annunciata ieri, ma la sua sarà una presenza importante «per tornare su quello che è successo in questo anno che ci ha cambiato per sempre, nella cornice di un Festival completamente diverso». All’Ariston, dunque, con la testimonianza da giornalista, inviata di guerra, corrispondente Rai che ha raccontato l’esplosione della pandemia dal luogo in cui tutto è partito: «L’anno scorso, mentre in Italia andava in onda Sanremo, in Cina io ero già in lockdown, guardando il Festival si percepiva l’illusione dell’Italia, anzi dell’Europa intera, che il virus qui non sarebbe mai arrivato. Un’illusione, appunto, in un mondo globalizzato»
I dati sul Covid-19 sono allarmanti, anche il Festival ne risente con un protocollo rigido ma «in questa situazione – continua Botteri – ci sarà spazio per un momento di leggerezza: la gente ha bisogno di respirare, sentire qualcosa che la faccia sorridere, sperare, coltivare la sensazione forte che comunque la vita trionfa e alla fine ci sarà la luce dopo il tunnel. Credo che anche questo sia il messaggio di Sanremo in quest’anno eccezionale: con tutte le precauzioni, si deve andare avanti».
(Nella foto Giovanna Botteri)