Pubblicato il 25/02/2021, 14:34 | Scritto da La Redazione

Vivendi dichiara guerra a Sky

Vivendi dichiara guerra a Sky
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: ci sono i francesi dietro l’aiutino di Tim a Dazn per la conquista dei diritti televisivi della Serie A. Perché, dopo aver demolito Mediaset Premium, ora vogliono mettere in ginocchio Comcast.

Vivendi in pressing su Sky con l’operazione Tim-Dazn

ItaliaOggi, pagina 17, di Claudio Plazzotta.

«Io non volevo solo partecipare alle feste. Volevo avere il potere di farle fallire». Così diceva Jep Gambardella nel film premio Oscar La grande bellezza. E, in qualche modo, il ragionamento potrebbe essere traslato nelle strategie di Vivendi, azionista al 28,8% di Mediaset e al 23,94% di Tim. Lo scontro con Mediaset ha portato i francesi di Vivendi a stoppare molte iniziative del Biscione, decretando in sostanza la fine di Premium e del business in pay tv, e costringendo poi Cologno Monzese a fermare ogni suo piano espansivo a livello europeo e a riporre nel cassetto il progetto MfE – Mediaset for Europe. Ora Vivendi, attraverso Tim di cui è azionista principale, prova a fare la stessa cosa con Sky Italia. Broadcaster televisivo che, sotto la guida di Maximo Ibarra, sta tentando di portare il proprio business anche nel mercato della banda larga, della fibra, ovvero il campo più strategico per Tim.

E allora Vivendi-Tim a che fa? Rilancia la palla nel campo più strategico di Sky, quello dei diritti tv sportivi, e prova a depotenziare in modo definitivo l’offerta Sky impegnandosi a conquistare i principali diritti tv della Serie A di calcio 2021-2024. Senza quei diritti, Sky avrà difficoltà a trattenere la gran parte dei circa cinque milioni di abbonati attuali. E nell’asta per quei diritti, su cui qualche decisione verrà presa nell’assemblea di Lega Serie A di domani, l’offerta più alta è quella dell’over the top Dazn, che ha messo sul piatto 840 milioni di euro per sette partite su dieci in esclusiva e tre in condivisione.

L’alleanza Tim-Dazn

Tim, tuttavia, sosterrebbe questo investimento con 340 milioni di euro all’anno, per un totale di oltre un miliardo di euro nel triennio, tagliando le penne a Sky e, di fatto, bloccando l’espansione della sua offerta Sky Wi-Fi. Come ha voluto precisare Tim, il colosso italiano delle tlc «non è tra i partecipanti alla gara indetta da Lega Serie A per l’assegnazione dei diritti televisivi per il triennio 2021/2024». Tuttavia, ammette di avere sottoscritto con Dazn «un’intesa volta a integrare l’accordo di distribuzione già in essere, anche nei termini economici, condizionata all’aggiudicazione a Dazn della gara di cui sopra. Ai sensi dell’accordo, Tim si qualificherebbe come operatore di telefonia e pay tv di riferimento per l’offerta dei contenuti di Dazn in Italia nonché per la partnership tecnologica (assicurando a Dazn l’accesso alla miglior qualità di banda e risolvendo, perciò, anche tutti i problemi di connessione che negli scorsi anni hanno interessato l’offerta dell’OTT, ndr). La collaborazione partirebbe da luglio 2021 e comprenderebbe tutta l’offerta di contenuti sportivi live e on demand di Dazn».

Quindi, per essere più chiari, «Dazn è interessata ai diritti del calcio, noi no», afferma Luigi Gubitosi, amministratore delegato del gruppo Tim, «poiché noi saremo solo distributori. Se Dazn dovesse vincere l’asta, come over the top vorrebbe portare tutta la sua offerta da noi, qui, su Timvision. Ci sarebbe una migrazione importante di ascolti dal satellite verso la piattaforma ott. E, in effetti, il satellite è diventata una piattaforma obsoleta un po’ in tutto il mondo e anche in Italia. Voglio solo sottolineare che se ci sarà un’operazione con Dazn questa non andrà intaccare la creazione di cassa, poiché Tim farà solo operazioni in grado di creare valore».

 

(Nella foto Barbara D’Urso)