Pubblicato il 17/02/2021, 17:33 | Scritto da La Redazione
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Piomba il fondo Apollo sui diritti TV della Serie A

Serie A, Apollo scende in campo

MF – MilanoFinanza, pagina 13, di Francesco Bertolino e Andrea Montanari.

La partita per i diritti di trasmissione delle partite di Serie A si arricchisce di colpi di scena con il rilancio di Sky e l’ingresso in campo di Apollo. Il fondo americano secondo quanto appreso da MF – Milano Finanza in ambienti finanziari, si è fatto avanti con la Confindustria del pallone fornendo la disponibilità a concedere un finanziamento di diverse centinaia di milioni a favore della Lega e chiedendo come garanzia gli incassi dai diritti televisivi oggetto in queste ore della battaglia tra Sky e Dazn. Ieri, alla vigilia dell’assemblea decisiva per assegnare i diritti tv per il triennio 2021-2024, il network guidato da Maximo Ibarra ha scritto ai vertici di Lega e ai 20 club per offrire subito 505 milioni. Se i presidenti preferiranno questa proposta rispetto a quella di Dazn, la pay-tv verserà entro tre giorni i 130 milioni di rata arretrata per la stagione 2019/20 oltre a un anticipo di 375 milioni sulla stagione 2021/2022, pari al 50% dei 750 milioni annuali promessi.

Ossigeno per le casse di alcuni club, che invano hanno sperato di tamponare l’emergenza finanziaria grazie all’affare da 1,7 miliardi con i fondi di private equity, ormai prossimo a sfumare. Benché la proposta sia a dir poco irrituale per tempi e modi e a rischio ricorso, Sky tenta così di assicurarsi il loro sostegno e aggiudicarsi la posta in zona cesarini di una gara che pare in mano a Dazn, forte dell’appoggio della Juventus del presidente Andrea Agnelli.

L’offerta di Dazn

La piattaforma OTT ha messo sul piatto 840 milioni per trasmettere ogni settimana in esclusiva 7 partite su 10 del campionato e gode dei favori del pronostico in vista dell’assemblea odierna. Sempre ieri, infatti, 7 club (Juventus, Inter, Atalanta, Fiorentina, Lazio, Napoli e Verona) hanno scritto una lettera al presidente di Lega, Paolo Dal Pino, per chiedere di mettere subito ai voti le offerte senza procedere a ulteriori rinvii. L’immediata decisione «consentirebbe al partner assegnatario di attrezzare offerta commerciale, format e canali distributivi con circa quattro mesi d’anticipo sull’effettivo inizio dell’attività, nonché alla Lega di avviare immediatamente una procedura competitiva per i pacchetti che non dovessero essere aggiudicati», si legge nella missiva da cui emerge appunto la preferenza degli scriventi per Dazn.

Altri presidenti vorrebbero invece posticipare ancora la decisione sui diritti a una data successiva al voto sull’offerta da 1,7 miliardi dei private equity. La lettera di ieri blocca però ogni velleità d’ingresso da parte di Cvc, Advent e Fsi nella media company della Serie A. Nell’ultima assemblea, sottolineano i 7 club firmatari, la bozza d’accordo proposta dai fondi «non ha informalmente trovato il consenso, con maggioranza qualificata, necessario per l’approvazione. In queste condizioni politiche questa opportunità di sviluppo non è allo stato più praticabile».