Pubblicato il 16/02/2021, 17:35 | Scritto da La Redazione

Daniela Santanchè in pole position per la commissione di Vigilanza sulla Rai

Daniela Santanchè in pole position per la commissione di Vigilanza sulla Rai
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, allunga le mani sulle presidenze che spettano alle forze di opposizione. Ed essendo l’unica voce fuori dal coro governativo avrà poltrone importanti.

Vigilanza Rai: Meloni vuole la “Pitonessa”

Il Fatto Quotidiano, pagina 4, Giacomo Salvini.

Nel 2010, a un anno dalla caduta del terzo governo Berlusconi, era arrivata a chiedere la par condicio per il pubblico in studio ad Annozero di Michele Santoro. In questi mesi, lasciata da tempo le corte di Arcore, invece è stata la pasdaran di Giorgia Meloni contro la Rai. Dalle proteste contro le inchieste di Report sul mondo “nero” di Fratelli d’Italia agli esposti per il poco spazio del suo partito nei Tg, Daniela Santanchè è stata la capogruppo in Vigilanza Rai che ha difeso Meloni e contrastato la gestione del servizio pubblico a suo dire troppo piegato sull’ex premier Conte. Adesso lei, senatrice e con un passato da “pitonessa” berlusconiana, potrebbe diventare la nuova presidente della commissione di Vigilanza Rai dove siede il forzista Alberto Barachini.

Visto che Fratelli d’Italia sarà l’unica forza di opposizione, ora sta rivendicando le presidenze delle commissioni parlamentari di garanzia. E Santanchè, dicono da Fratelli d’Italia, è la candidata ideale per fare le pulci alla Rai nella nuova era Draghi. «È la nostra candidata naturale» dicono fonti ben informate di FdI. Lei per il momento resta sul vago: «Ora non stiamo parlando di poltrone e siamo concentrati sulle riaperture, sugli indennizzi ai lavoratori del settore sciistico». Ma non smentisce: «Se me lo chiedessero, io sono a disposizione del partito – dice al Fatto -. La Vigilanza Rai, come le altre commissioni di garanzia, svolge un ruolo fondamentale come contropotere della nostra democrazia. E per questo deve essere riservata alle forze di opposizione». Oltre a fare da controllo al servizio pubblico, Meloni sa che essere l’unica opposizione al governo Draghi darebbe un enorme vantaggio in termini di visibilità a Fdl: nei tg e nei talk show, se sarà applicato il solito criterio che prevede un terzo degli spazi al Governo, un terzo alla maggioranza e un terzo all’opposizione, il partito della Meloni potrebbe godere di un’esposizione mediatica senza precedenti. Così ieri la leader di Fdl ha proposto il “no” alla fiducia in direzione nazionale, votato all’unanimità.

 

(Nella foto Daniela Santachè)