Pubblicato il 09/02/2021, 17:35 | Scritto da La Redazione

Collegio, Caserma e Convento: quando la Tv prova a essere educativa

Collegio, Caserma e Convento: quando la Tv prova a essere educativa
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: il nuovo filone dei docu-reality che tanto piace alla generazione Z sta prendendo piede in televisione. E forse non è un male.

La tv si riscopre buona maestra con il Collegio e la Caserma

Domani, pagina 15, di Ginevra Santini.

Toh, la televisione non è più una cattiva maestra. O perlomeno, ha smesso di esserlo per molti genitori che hanno scoperto nel piccolo schermo un insperato partner educativo. Com’è possibile? vi chiederete voi. La risposta è tutta racchiusa in questo titolo: Il collegio. Nel giro di cinque edizioni, la docu rivelazione di Rai2 non ha solo riavvicinato ai libri plotoni di studenti (e già non è poco…), ma ha dato vita a un vero e proprio filone tv, diciamo così, paraeducativo. A questo genere appartiene infatti anche il recente La caserma: la docu, sempre in onda su Rai2 vede un gruppo di ragazzi e ragazze, sbruffoncelli e indisciplinati, trascorrere quattro settimane reclusi in una caserma. Obiettivo fare squadra e imparare disciplina e rispetto, a suon di addestramenti militari e sveglie all’alba.

Dopodiché sarà la volta di Ti spedisco in convento: altra docu, con altrettanti adolescenti ribelli, solo che stavolta i nostri trascorreranno il proprio tempo in convento, osservando le rigide regole del luogo di culto. Lo vedremo prossimamente sulla piattaforma Discovery+. «In realtà questo filone esiste già da molti anni all’estero», commenta Massimo Righini, attuale chief creative officer di Casta Diva, ma in passato creative producer delle prime due edizioni de Il collegio, «Solo qui in Italia è un fenomeno recente. Per ragioni di budget da noi le puntate sono pensate esclusivamente per il prime time, quindi sono molto lunghe, mentre all’estero il formato si aggira sui 50 minuti, così da essere fruibile sia in day time che in prima serata in back to back (due puntate in onda di seguito, ndr)».

Le strutture dei format

Il filone si caratterizza per la seguente struttura: un gruppo di adolescenti ribelli viene inserito in una realtà distopica. L’isolamento a cui sono sottoposti i ragazzi è infatti molto diverso da quello dei reality show. Il luogo della reclusione non mai è simile al loro mondo, ma, al contrario, appare completamente diverso. Da qui la scelta di puntare su scuole che applicano regole didattiche del passato, come accade ne Il collegio, oppure sulle caserme (quando ormai l’obbligo di leva è sparito) o conventi la cui routine non ha nulla a che spartire con la frenesia metropolitana.

In queste realtà distopiche, gli adolescenti vengono guidati da un gruppo di adulti che, al di là del ruolo fattuale di insegnante/militare/suora, si propongono come autorevoli maestri di vita. Nessuno però è tenero: gli insegnanti sono severi, i militari esigenti, ma la natura distopica dell’operazione permette la buona riuscita dell’esperimento sociale.

 

(Nell’immagine il logo de La caserma)