Pubblicato il 08/02/2021, 14:34 | Scritto da La Redazione

Tutti pazzi per Clubhouse

La stanchezza dei social nel successo di Clubhouse

Affari&Finanza – La Repubblica, pagina 31, di Jaime D’Alessandro.

Sembra davvero che in tanti non aspettassero altro che voltare pagina. Trovare qualcosa di diverso dai soliti Facebook, Twitter e Instagram. Perfino Tik Tok ha ormai i suoi modi e il suo pubblico e non tutti si trovano a proprio agio o capiscono quell’universo di video brevi. Del fenomeno di Clubhouse, il nuovo social network basato sulla voce, colpisce infatti la viralità. In parte si deve al sistema a inviti, in parte alla partecipazione in massa di personaggi di primo piano come Elon Musk, Oprah Winfrey, Fiorello. E poi la valutazione record passata da 100 milioni di dollari appena qualche mese fa al miliardo di dollari dell’ultimo round di finanziamenti.

Cifra inspiegabile stando al numero di utenti: due milioni a fine gennaio, poi sei, adesso probabilmente almeno dieci. Idea brillate quella di Paul Davison e Rohan Seth, mente e anima dietro Clubhouse, eppure si tratta “solo” di un mosaico di podcast in diretta, di ambienti virtuali dove parlare, suonare, trasmettere. Divertente, curioso al punto da catturare le persone a lungo una volta che entrano. Ma siamo alle potenzialità, bisognerà vedere se Clubhouse funziona su scala globale quando nel corso dell’anno aprirà le porte a tutti.

Gli altri social network

Tanta attenzione si spiega con una stanchezza di fondo nei confronti dei social network tradizionali. Facebook è del 2004, Twitter del 2006, Instagram del 2010. Hanno cambiato il mondo e c’è chi sostiene, basti pensare a Shoshana Zuboff o Jaron Lanier, in peggio. AI di là degli eccessi degli apocalittici, è chiaro che benefici e problemi vanno di pari passo e nessuno pensa che in Borsa le crescite vertiginose di queste aziende possano ripetersi in eterno.

Ecco perché in tanti volevano qualcosa di nuovo e poco importa poi se avrà gli stessi problemi degli altri social. L’uso della voce, divenuta sistema di comunicazione con la tecnologia dall’avvento degli assistenti virtuali, è una forma di intrattenimento vecchia.

 

(Nell’immagine Clubhouse)