Pubblicato il 04/02/2021, 16:04 | Scritto da Carlo G. Lanzi

Ed ecco Red Zone, il podcast di Francesca la rossa

Ed ecco Red Zone, il podcast di Francesca la rossa
Francesca Baraghini, giornalista di Sky Tg24 e Tg8, lancia il suo podcast, un interessante spunto di riflessione sui fatti più rilevanti della giornata.

Red Zone è su tutte le più importanti piattaforme podcast

C’è la rossa di Scandal, ovvero Darby Stanchfield, che dà vita al personaggio di Abby Whelan. E che tutti, nella movimentata Casa Bianca della serie ABC, chiamano, appunto, semplicemnte, «Rossa». E poi c’è la rossa di Sky, ovvero Francesca Baraghini, giornalista di SkyTg24 e Tg8, inconfondibile per il colore dei capelli e per la voce suadente.

La voce, appunto, che ora anima Red Zone, titolo del nuovo podcast settimanale di Francesca Baraghini, la “rossa”. Con stile caustico e ritmo incalzante, Francesca accompagna gli ascoltatori in un viaggio panoramico alla scoperta del mondo, tra notizie di attualità, eventi politici di rilievo, alla scoperta dei fili nascosti che legano società, economia, geopolitica, scienza, innovazione e tutto quello che, nel giro di poco tempo, potrebbe avere un impatto notevole sulla vita di tutti quanti.

Il racconto dell’attualità

Gli episodi offrono un interessante spunto di riflessione sui fatti più rilevanti della giornata, l’ideale per chi non si accontenta di una lettura superficiale, né si limita a sfogliare le notizie sulle prime pagine dei quotidiani. La Red Zone, infatti, è un luogo dove i confini vengono spostati, le gerarchie si rovesciano, non esiste più il concetto di notiziabilità, perché ogni fatto acquista rilevanza, le emozioni si intensificano e si accompagnano «al riordino dei pensieri e all’approfondimento», per citare Alberto Moravia.

Proprio da questo mare magnum di notizie, alcune affidabili altre meno, nasce il bisogno di ritagliarsi un momento di analisi e ricostruzione, in cui ragionare su cosa accade dall’altra parte del mondo, per capire che conseguenze avrà “nel giardino di casa”.

Le fake news

L’idea di Red Zone è frutto anche di una ricerca effettuata da Infosfera nel 2018, secondo cui più dell’80% degli italiani non è in grado di riconoscere una fake news, ossia una notizia falsa, errata o incompleta. Due anni dopo, nel pieno della pandemia mondiale da Covid-19, i numeri parlano di 6 italiani su dieci, poco più della metà. In questo contesto si inserisce il trend di crescita delle notizie di attualità via podcast, a testimonianza del fatto che il bisogno di informarsi, e di informarsi bene, sta crescendo.

Il primo episodio di Red Zone s’intitola Taxi Volanti e racconta che cosa è accaduto nel mondo durante l’emergenza sanitaria, quando tutto pareva essersi fermato di colpo. Ma è davvero stato così, o qualcuno, con ottimismo e lungimiranza, sta lavorando ad un progetto che cambierà le nostre vite? Si parla di traffico, di vita quotidiana, di automotive e dei progressi che si stanno facendo per realizzare il più grande sogno dell’uomo da sempre: volare.

Nel secondo episodio dal titolo Spazio, Baraghini si proietta su… Marte, dove Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, sta costruendo una città dopo aver venduto ogni sua proprietà. Mentre Jeff Bezos, il secondo uomo più ricco del mondo, sta guardando oltre il nostro pianeta. Ma quale sarà il ruolo di noi comuni mortali nell’universo della space economy?

Red Zone è prodotto da Dopcast, produttore di podcast e vodcast nato dalla sinergia tra Sony Music e MNcomm, ed è disponibile sui principali canali di distribuzione: Apple, Podcasts, Spotify, Google Podcasts, Castbox, Overcast, Pocket Casts, Podcast Addict e Stitcher.

 

Carlo G. Lanzi

 

(Nella foto Francesca Baraghini)