Pubblicato il 02/02/2021, 11:35 | Scritto da La Redazione

Editto bulgaro del Pd contro Fabio Fazio

Editto bulgaro del Pd contro Fabio Fazio
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: dopo l’attacco a Concita De Gregorio e a “La Repubblica”, il partito di Nicola Zingaretti se la prende con “Che tempo che fa”: «Assolutamente legittimo promuovere una campagna politica contro un partito e che una trasmissione televisiva dia spazio a questa campagna. Mi pare invece stravagante la pretesa che questo partito non risponda», dice il vicesegretario Andrea Orlando.

Faida rossa: Fazio espulso dall’olimpo dei dem. E anche Saviano passa all’attacco di Zingaretti

Il Giornale, pagina 1, di Paolo Bracalini.

Siamo ai confini della realtà: dopo il Pd contro i giornalisti «radical chic» di Repubblica, ecco il Pd contro Fabio Fazio. È bastata una critica per far rivoltare i vertici Pd contro i loro più fedeli supporter mediatici, con toni da «editto bulgaro» che sarebbero giudicati inaccettabili se a farli fosse il centrodestra. Ma siccome si tratta del Pd, il regolamento di conti contro giornali e programmi tv è perfettamente democratico, nessun bavaglio in questo caso. Siamo al secondo round della rissa messa in scena da Nicola Zingaretti, offeso da un articolo di una firma di Repubblica molto vicina al suo partito come Concita De Gregorio, tanto da essere stata in passato direttrice dell’Unità, organo del Pd.

Ma si vede che i nervi sono tesi tra i Dem e che le critiche sono sempre legittime soltanto se i destinatari sono Salvini, Berlusconi o la Meloni. «È l’eterno ritorno di una sinistra elitaria e radical chic, che vuole sempre dare lezioni a tutti, ma a noi ha lasciato macerie sulle quali stiamo ricostruendo. Che degrado» ha twittato l’altro giorno un risentito Zingaretti dopo l’articolo della De Gregorio che lo dipingeva come «un ologramma», ma «tanto una brava persona», insomma una schiappa di leader. Non è finita lì perché un altro volto tv graditissimo (almeno finora) al Pd, Fabio Fazio, l’ha invitata a Rai3 dove la giornalista ha tirato altre frecciatine a Zingaretti. Notare che la De Gregorio è stata invece generosa con il ministro Peppe Provenzano («bellissimo il suo discorso ai funerali di Macaluso»), di cui suo figlio, Lorenzo Cecioni, è uno dei consiglieri al ministero per il Sud. Si noti anche che la De Gregorio è in corsa per la direzione della Gazzetta del Mezzogiorno e che, riferisce Dagospia, «è già stata a Bari e sta muovendo tutti i suoi contatti politici per non farsi sfuggire l’occasione di una nomina di prestigio». Tra i rumors gira voce che sia proprio il Pd a essersi messo di traverso alla nomina della De Gregorio, che aspira a una nuova direzione (dopo quella disastrosa dell’Unità, che ha chiuso). Dettagli che aiutano a inquadrare meglio la diatriba tutta interna al più esclusivo salotto democratico.

Anche Saviano contro il Pd

A cui si aggiunge Roberto Saviano, firma della scuderia Fazio, che casualmente attacca la Regione Lazio («Lo scempio della prenotazione vaccini Covid-19 nel Lazio») guidata appunto da Nicola Zingaretti. Lo sgarbo di Fazio, che per una volta invece di leccare il Pd ha dato voce alle critiche al suo segretario, ha molto irritato i Dem, indignati per «l’assenza di contraddittorio». Nei social del programma i sostenitori del Pd si sfogano contro Fazio e la sua ospite: «Non ha la schiena dritta, Zingaretti ha fatto bene a risponderle a tono», «È stata perfida contro il Pd e subito viene cercata dai talkshow», «Assurdo il giornalismo di sinistra attacca a testa bassa i leader che invece dovrebbe difendere», «Trovo scorretto che si inviti Concita e non la controparte. Fazio non va bene così», «Che delusione incredibile Repubblica», «Concita la bella signora radical chic che in tv si tocca sempre i capelli non si deve permettere di offendere Zingaretti che è una persona seria».

Questi solo alcuni degli elettori Pd offesi dalla coppia Fazio-Concita da cui si aspettano evidentemente una militanza cieca verso il Partito. I dirigenti Pd pensano le stesse cose, qualcuno come Orlando, vicesegretario del partito, lo fa apertamente: «È assolutamente legittimo promuovere una campagna politica contro un partito e che una trasmissione televisiva dia spazio a questa campagna. Mi pare invece stravagante la pretesa che questo partito non risponda».

 

(Nella foto Fabio Fazio e Matteo Renzi)