Pubblicato il 27/01/2021, 11:35 | Scritto da La Redazione

Festival di Sanremo: ci sarà Naomi Campbell a fianco di Amadeus, che si sfoga così

Amadeus: Apro Sanremo con Naomi

La Stampa, pagina 30, di Luca Dondoni.

In questi giorni giornalisti e politici, sindaci e prefetti, musicisti, negozianti e virologi hanno messo sotto assedio Amadeus e i responsabili dello show più importante del nostro Paese, il Festival di Sanremo, previsto da 2 al 6 marzo. Ci sono davvero le condizioni per far svolgere in sicurezza lo spettacolo degli spettacoli tv? Tutti vogliono risposte, anticipazioni, notizie.

Amadeus, allora. Oltre al co-conduttore e mattatore Fiorello, Elodie, Achille Lauro, Zlatan Ibrahimovic, Matilda De Angelis ci saranno altri ospiti pronti per salire sul palco dell’Ariston?
«Sì ma c’è sempre chi si inventa qualcosa. Ecco perché i nomi veri quest’anno sono quelli che dò io personalmente e ho il piacere di annunciare. La donna che aprirà il Festival di Sanremo numero 71 sarà Naomi Campbell. Questa estate ho visto un servizio in tv su lei e su quello che rappresenta al di là della moda. Lei sarà certamente la co-conduttrice della prima serata perché amo il racconto delle loro esperienze. In totale vedrete dieci donne al mio fianco: alcune per una sera, altre per tutta la settimana e si rappresenteranno come preferiranno. Naomi potrà raccontare ciò che il pubblico non sa e le appartiene. La sua amicizia con Nelson Mandela, le sue battaglie per i diritti civili contro il razzismo. Vedrete, sarà magnifica».
Ieri su queste pagine: Davide Livermore, direttore del teatro Nazionale di Genova ha tuonato: «Assisteremo a Sanremo con il pubblico in sala? Allora noi apriremo i teatri». Come ha preso queste dichiarazioni?
«Con dispiacere per l’intero mondo dello spettacolo. Mi dispiace che chi fa questo lavoro debba colpirci. Da sempre sono per l’apertura dei teatri e dei cinema. All’estero ci sono sale che hanno aperto con grande attenzione per i protocolli; ho un grande dispiacere che il nostro ambiente sia fermo e spero che si riaccenda al più presto. Che Sanremo abbia 380 persone in platea è uno sforzo immane. Vede, io faccio I soliti ignoti con i figuranti ed è importantissimo che ci siano. Sanremo non deve essere colpito. Se non ci sono persone in platea non faccio un favore allo spettacolo, ma un danno. Il Festival sarà un grande faro che illuminerà un settore e provoca sofferenza che si lotti fra di noi. L’obiettivo da colpire non deve essere Sanremo. Se si aspetta Sanremo per colpire allora vuol dire che in quel momento si sta facendo del male a tutti: cinema, teatro, musica».
La Rai si è schierata apertamente dalla sua parte e non ci sono dubbi; addirittura ieri è stata cancellata la Commissione Vigilanza Rai che avrebbe dovuto parlare anche del Festival. Insomma, la kermesse si fa.
«È un segnale importante. Noi tutti, Rai, discografia, addetti ai lavori siamo insieme perché sarà un Festival storico. La gente per strada mi chiede: “ce la facciamo a fare Sanremo?” Non: “farete Sanremo?”. Il pubblico ha bisogno del Festival, di alleggerire, pensare ad altro. Con tutti i protocolli possibili».

Le misure anti-Covid pare siano le più strette mai approntate.
«Esattamente. Sanremo è sempre stato assembramento, ma quest’anno non sarà possibile. La gente a casa vedrà uno spettacolo che sembrerà il più simile a quello degli altri anni, ma dietro le quinte sarà organizzato con metodi chirurgici».
I giornalisti che voteranno i cantanti in gara sono considerati dal regolamento. Quando, dove e come saranno svolte queste votazioni?
«I rappresentanti delle varie testate voteranno il venerdì sera e in questi giorni stiamo approntando il luogo dove accogliere gli accreditati: il Casinò di Sanremo, con saloni molto ampi che permetteranno distanziamento e sicurezza».

 

(Nella foto Amadeus)