Pubblicato il 20/01/2021, 19:02 | Scritto da La Redazione

Pupo: Il GF Vip rispecchia la politica di oggi

Pupo: Il GF Vip rispecchia la politica di oggi
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: il cantante toscano, opinionista del reality di Canale5, racconta la sua vita di eccessi, tra donne e gioco d'azzardo.

Pupo a tutto spiano «L’Italia del Grande Fratello? È la stessa di questa politica»

Leggo, pagina 3, di Totò Rizzo.

È tornato sul luogo del delitto, Pupo, a scrutare le molte miserie e i pochi splendori della “Casa” del Grande Fratello Vip su Canale5, a criticare il campionario più bislacco del genere umano in tv. «Mi diverte – confessa  – non andrei mai come concorrente, ma è una grande soap opera».

A volte si tocca il fondo, però.
«Chi non lo ha mai toccato, nella vita? Io più volte. Loro mostrano le loro fragilità».
S’è capito che ha un debole per la Gregoraci.
«Ho un debole per le belle donne in genere. L’ho conosciuta che era una ragazzina. Non ci ho mai provato. Poi s’è messa con Briatore. Crede che a 66 anni sia ancora schiavo degli impulsi sessuali?».
Che Italia vien fuori dal GF Vip?
«Un’Italia di quel livello lì. Che sbaglia le province della Basilicata. Un po’ come in politica. Guardi il dibattito al Senato. Stamattina parlava Casini e sembrava un altro mondo, poi si passava a quei giovani portati in Parlamento dal comico e…».
Si stupisce?
«No, ma sono preoccupato per il futuro delle mie figlie e dei miei nipoti».
Una moglie e una compagna insieme, tre figlie di cui una da una fan, 20 milioni di dischi venduti e la rovina al tavolo da gioco. Darsi una regolata?
«Guardi, se il finale è questa serenità, rifarei tutto da capo. Forse più coraggio in musica».
Rinnega i tormentoni pop?
«Per niente. Sarà perché ti amo scritta per i Ricchi e Poveri è tra le dieci canzoni italiane più eseguite al mondo. Curerei di più la mia vena poetica, quella di Santa Maria Novella, de L’equilibrista. Mi darei un’altra chance, insomma».

Però ha saputo ugualmente reinventarsi: è il prezzemolo di ogni pietanza tv.
«Perché mi sono messo in piazza, raccontato. Ho detto: basta ipocrisie, io sono così».
Una vita d’azzardo: più al tavolo da gioco o in amore?
«Tutte e due. Al gioco ho perso, in amore ho vinto con la sincerità, il rispetto, la dignità».
Amici veri.
«Giuseppe Tinti, lavoro con lui dagli inizi. Un fratello più che un amico».
Nemici giurati.
«Neanche uno. Non ho nemmeno l’avvocato».
Toscanaccio senza peli sulla lingua. Che prezzo ha pagato?
«Dico ciò che penso. Sono onesto. Mai ferito nessuno».
Nato in terra «rossa», mai a sinistra.
«Famiglia di bastian contrari. Mio nonno era fascista, mio padre votava Almirante, poi passò alla Dc, unici tifosi della Fiorentina in un paese, Ponticino, provincia d’Arezzo, dov’eran tutti juventini».
Ok, ma da che parte sta?
«Per il partito autorevolezza più competenza. Uno vale uno è la più grande cazzata del secolo, è questo il populismo. Purtroppo, i ragazzotti che governano il Paese non distinguono nemmeno l’origine del vino che prendono al ristorante…».

 

(Nella foto Pupo)