Pubblicato il 14/01/2021, 14:33 | Scritto da La Redazione

Amazon adesso vuole prendersi anche la Serie A

Amazon adesso vuole prendersi anche la Serie A
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: il gigante dell’e-commerce parteciperà all’asta per la vendita dei diritti Tv del campionato italiano. In Inghilterra si è accontentato di 20 partite, ingaggiando telecronisti anche dalla BBC. In Italia avrà contro Sky, DAZN e (forse) Disney.

Diritti, c’è la svolta

La Gazzetta dello Sport, pagina 12, di Valerio Piccioni.

C’è anche Amazon, nella corsa ai diritti tv «italiani» della Serie A. La notizia l’ha lanciata ieri pomeriggio Bloomberg facendo riferimento ad alcune fonti ed è stata accolta con fisiologico riserbo dalla Lega. L’interesse del gruppo di Jeff Bezos non può essere considerato una vera e propria sorpresa, più che altro la conferma di un interesse strategico per il prodotto calcio. E poi ci sono quelle righe ufficiali, diffuse quando Amazon si aggiudicò un pezzo della torta Champions, le 16 migliori partite del mercoledì della stagione (fino alle semifinali): «I tifosi italiani sono tra i più passionali d’Europa – diceva un comunicato – e daremo il massimo per offrire una fantastica esperienza calcistica capace di portarli ancora più vicino all’azione».

Un’operazione potrebbe dunque tirare l’altra. Di certo c’è che l’azienda di Seattle si sta attrezzando per la centralizzazione e la distribuzione del segnale in Italia.

Premier apripista

La scadenza per il bando è prevista per il 26 gennaio. E l’indiscrezione di Bloomberg non arriva al punto di specificare per quale pacchetto si è manifestato l’interesse. Il modello di riferimento è quello di un interesse «chirurgico», relativo all’acquisto di alcune partite per la trasmissione in streaming. Il tentativo, quindi, sarebbe quello di arricchire contenuti della piattaforma Prime Video. Almeno così sta andando in Inghilterra, dove Amazon si è presa per il 2019-2022 soltanto 20 partite a stagione, peraltro reclutando anche telecronisti della Bbc.

L’operazione debuttò per il boxing day 2019 prima dell’uragano pandemia quando vennero trasmesse 10 partite di Santo Stefano. Peraltro, proprio nell’epoca del coronavirus, si è raggiunto un accordo per allargare l’offerta, che proporrà per la stagione in corso 23 partite di premier.

Minimo 114 gare

Il bando pubblicato dalla Lega prevede un acquisto minimo di 114 gare (per satellite, digitale e Internet l’offerta minima è di 250 milioni, soltanto per Internet siamo invece a 150 milioni). La prospettiva sarebbe quindi quella di una diversificazione dei broadcaster (oltre a Sky e Dazn si sono fatti anche i nomi di altri possibili interlocutori: Netflix, Tim, Eurosport e Disney Channel). Un’asta ricca di partecipanti sarebbe un segnale di vitalità per la Serie A, nella stagione della condanna alle porte chiuse.

 

(Nell’immagine il logo di Prime Video Channels)