Pubblicato il 11/01/2021, 14:33 | Scritto da La Redazione

Cannoletta, campione de L’Eredità, l’ex disoccupato più felice d’Italia

Massimo Cannoletta: «Che fortuna restare disoccupato»

Libero, pagina 18, di Alessandra Menzani.

Massimo Cannoletta è spiritoso, umile, coltissimo, è ricercato come una rockstar e tutti lo vogliono da quando ha vinto a L’Eredità su Rai1 e poi – prima volta nella storia – ha fatto apposta a sbagliare per lasciare il posto all’avversario. Una mossa che lo ha consacrato.

Com’è diventare Improvvisamente famoso, a 46 anni?
«Inaspettato. Molto spesso si diventa popolari di botto per ragioni negative o tragiche. In questo caso è stata una cosa positiva, ma sono stranito. Sto facendo tante partecipazioni tv, è un onore conoscere professionisti come Alberto Matano, Serena Bortone, Francesca Fialdini».
Ci sono anche aspetti spiacevoli?
«Spesso le mie parole, sui siti, vengono decontestualizzate, con titoli assurdi. Se proprio devo trovare qualcosa, questa».
Perché ha deciso di fare L‘Eredità?
«Era un desiderio che avevo da 15 anni, avevo tentato quando conduceva Amadeus, ma sono stato eliminato dopo pochi minuti. Volevo giocare alla ghigliottina: era il mio capriccio. Ho poi lavorato tanto, avevo un impiego nelle navi da crociera: con la pandemia mi sono trovato senza lavoro e ho capito che sarebbe durato tanto, così mi sono reinventato come divulgatore sui miei social e in podcast. Mi sono iscritto di nuovo al provino per il quiz, nonostante sia la persona meno competitiva del mondo. A scuola andavo bene, ma passavo i compiti a tutti. Lo so, non andrebbe fatto».
Ha conquistato 280 mila euro, è rimasto imbattuto per 51 puntate. Poi ha fatto vincere l’avversario. Si è pentito?
«No. Preciso: la ragione dell’abbandono non era la mia stanchezza per essere stato chiuso in hotel due mesi. Sentivo, più che altro, che quello era un ciclo che si era chiuso, non mi sembrava giusto restare e occupare un posto tenuto quasi due mesi, di ostinarmi, stufando il pubblico. Non volevo diventare una zavorra. Ero anche stanco nonostante il divertimento: era come Disneyland».

Dovrebbe tenere una lezione ai politici su come mollare le poltrone.
«È vero, mi sembrava infantile restare».
Una decisione sua?
«Totalmente».
II conduttore Flavio Insinua lo sente?
«Ci siamo visti in tv, gli voglio bene, ormai è come un parente. Simpaticissimo, lo stimo come essere umano: si fa facilmente amare».
Cosa farà con la vincita?
«Vorrei realizzare nuovamente un progetto, iniziato in piccolo, ossia un viaggio lungo sulle coste, per raccontare l’Italia meno nota e più insolita. Ora, con un budget maggiore e tanto seguito in più di followers con cui interagire ne uscirebbe una bella esperienza. Ovvio, in mezzo c’è l’impossibilità di viaggiare serenamente».
Vorrebbe fare il divulgatore In televisione? Le sono arrivate proposte?
«Sto partecipando come ospite in vari programmi, nell’aria c’è qualcosa, ma per scaramanzia meglio glissare».

 

(Nella foto Massimo Cannoletta)