Pubblicato il 05/01/2021, 11:32 | Scritto da La Redazione

Diritti Tv: ecco i pacchetti per vendere la Serie A. Cosa farà Amazon?

Il calcio italiano spera in Amazon

MF – MilanoFinanza, pagina 12, di Andrea Montanari.

Il calcio italiano ha bisogno di liquidità per far fronte alla crisi strutturale – si stima una perdita di oltre 600 milioni – innescata dalla pandemia. Così dopo aver trovato l’accordo con i fondi Advent, Cvc e Fsi (1,7 miliardi all’anno per il 10% della media company), la Serie A lancia la sfida per i diritti tv del triennio 2021-2024. Dopo aver avviato il bando per i mercati internazionali, da ieri e fino al 26 gennaio è scattata l’asta per le immagini per il mercato interno, quello più ricco. L’asticella è stata alzata dai 973 milioni annui del precedente bando all’attuale soglia degli 1,15 miliardi (+18%). Una cifra elevata se si considera il complicato momento di mercato e anche la causa in corsa tra la Confindustria del pallone e Sky Italia, il player di riferimento del calcio in tv che non ha pagato l’ultima rata da 130 milioni in seguito allo scoppio del Covid-19.

Per cercar di attrarre quanti più soggetti possibile, la Lega del presidente Paolo Dal Pino e dell’ad Luigi De Siervo – in scadenza a febbraio, ma con possibilità di essere entrambi confermati – sono stati definiti una serie di pacchetti. È stata prevista anche la possibilità di dare vita a un canale tematico. Ci sono opzioni sia per i broadcaster, sia per gli intermediari indipendenti sia per l’appunto per il progetto del canale della Lega per il quale però bisogna garantire sempre 1,15 miliardi all’anno.

I pacchetti

La prima modalità di vendita prevede tre pacchetti con tutte le 380 partite per satellite (prezzo minimo 500 milioni l’anno), digitale terrestre (400 milioni) e Internet (250 milioni), ma quest’ultima in co-esclusiva con il canale. Vi è poi l’opzione della vendita mista. Altri tre pacchetti, come evidenziato dall’Ansa, uno con 266 partite in esclusiva per satellite, digitale e Internet (750 milioni), uno da 114 partite sempre per satellite, digitale e Internet (250 milioni) e uno da 114 partite solo per Internet (150 milioni). In questo caso Sky non potrà avere l’esclusiva sia per il satellite sia per Internet.

Ma anche gli intermediari finanziari eventualmente interessati e comunque seconda opzione se il bando per i diritti dovesse andare deserto, dovranno mettere sul piatto offerte da 1,15 miliardi l’anno. Se la strategia della Serie A è massimizzare l’incasso per erogare linfa vitale ai club in sofferenza, va detto che non sarà facile centrare l’obiettivo. Sky sarà di certo della partita, ma non intende staccare assegni sostanziosi.