Pubblicato il 30/12/2020, 15:04 | Scritto da La Redazione

Tv 2020: salgono gli ascolti, cala la pubblicità

Tv 2020: salgono gli ascolti, cala la pubblicità
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: un’analisi dello Studio Frasi, riportata da Il Sole 24 Ore, evidenzia come i dati Auditel della tv generalista siano cresciuti, a fronte di una perdita di ricavi.

Boom di ascolti tv, male i ricavi. La Rai è prima, Mediaset incalza

Il Sole 24 Ore, pagina 9, di Andrea Biondi.

La Tv all’apice del suo successo, proprio nell’anno più buio della Tv. Succede anche questo nel 2020 dell’emergenza Covid-19 che ha sparigliato le carte in tavola per tutti e tutto, compresa l’ex regina del focolare domestico (definizione oggi francamente riduttiva) che ha messo nel carniere numeri da capogiro sugli ascolti e l’attestazione di una nuova centralità. Certo, il mezzo Tv oggi è sempre meno tubo catodico e sempre di più emblema di una realtà connessa, di un always on che si allunga nel tempo e si espande tra piattaforme e schermi. E tutto questo sta avvicinando, anziché allontanare, giovani e categorie più acculturate. Buone nuove insomma.

Ma attenzione: lo stato di salute del paziente Tv non fa dormire sonni tranquilli. Il colpo inferto dal coronavirus all’economia si è manifestato in tutta la sua evidenza nella flessione della raccolta pubblicitaria: -2,9% a ottobre e -13,7% nei dieci mesi per i broadcaster, secondo Nielsen. All’appello, fra un anno e l’altro, mancano 391 milioni.

Boom di ascolti (e del Dpcm)

I dati Auditel elaborati dallo Studio Frasi (al 10 dicembre) dicono che nel 2020 sono state 2,1 milioni in più, in media, le persone davanti alla Tv in prima serata. «In tempi di Facebook, Instagram, Twitter, Netflix, Amazon Prime, TimVision, è un valore che dimostra la resilienza, il perdurare della centralità della televisione. Con troppa fretta si è scritto di “fine della tv generalista”. Nel 2020, in questo 2020 la rete che incrementa di più i propri pubblici è Rai1», la più istituzionale, commenta Francesco Siliato, media analyst dello Studio Frasi. Va detto che l’anno del Covid è stato evidentemente fuori dall’ordinario, con protagonisti, anche in Tv, gli ornai noti Dpcm che hanno stravolto (dominandola) la classifica dei programmi più visti.

Il 26 aprile con la conferenza stampa per l’avvio della “Fase 2” il premier Giuseppe Conte ha tenuto incollati, a reti quasi unificate, 24 milioni di italiani per uno share del 74,6%. I suoi interventi in Tv rappresentano 13 dei 14 programmi più visti nel 2020. Papa Francesco con la Benedizione Urbi et Orbi deve accontentarsi del settimo posto con 16,6 milioni di audience media e 1163,1% di share. Per Festival di Sanremo di Amadeus e Fiorello, fra i più visti di sempre, c’è solo il 15esimo posto: 10,85 milioni di audience e il 64,5% di share per la serata finale.

Classifica per editori e canali

L’aumento di audience ha comunque spinto tutti i canali (tranne Rai2 e Real Time nel giorno medio) e tutti gli editori (tranne Sky in prima serata penalizzata dal lockdown sul calcio) a migliorare gli ascolti (595mila spettatori in più di media per Rai e quasi un milione per Mediaset in prime time). Alcuni però sono migliorati più di altri e della media portando a così differenze nello share, vale a dire la percentuale di telespettatori su un canale in una determinata fascia oraria. Tra gli editori, quindi valutando gli ascolti di tutti i canali di ciascun editore, è Mediaset a crescere di più. La crescita è dovuta ai neocanali – nati dopo l’avvento del digitale terrestre – con audience migliorata del 26,9% nel giorno medio e del 23,9% in prima serata.