Pubblicato il 29/12/2020, 14:33 | Scritto da La Redazione

Pierluigi Diaco: Intervisto i miei ospiti con i suoni

Pierluigi Diaco: Intervisto i miei ospiti con i suoni
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: il giornalista dal 19 gennaio sarà in seconda serata su Rai2 con il nuovo programma “Ti sento”.

Diaco, programma su Rai2: «Studio i miei ospiti attraverso 10 suoni»

Corriere della sera, pagina 46, di Renato Franco.

«In un mondo che ruota spesso e ostinatamente intorno all’immagine e al culto di sé, mi piaceva l’idea di lavorare sull’evocazione di suoni e rumori che potessero accendere il mondo interiore del mio ospite. L’udito è il primo senso che sviluppiamo già nella pancia della nostra mamma. Attraverso l’ascolto di 10 frammenti sonori indago il modo di sentire e di percepire il mondo da parte di chi intervisto: la voce di un familiare, un breve estratto da un tg o da un programma d’epoca, un rumore della quotidianità… È un modo per rivivere squarci di memoria personale e collettiva».

Pierluigi Diaco presenta così Ti sento, dal 19 gennaio in seconda serata su Rai2. Bresson, il regista, sosteneva che l’occhio è superficiale, mentre l’orecchio è profondo («Il fischio di una locomotiva ci suggerisce l’immagine di una stazione intera»). Sette incontri («tra gli altri Myss Keta e Amanda Lear») con personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, dello sport in cui «l’ascolto, l’emotività, il ricordo, si faranno racconto. Mi piace una tv distesa, dilatata, anche imprevedibile, dove chi conduce non pensa alla domanda successiva, ma ascolta la risposta alla domanda precedente. Ti sento è figlio della mia esperienza quasi trentennale con la radio, sarà un modo di intervistare improvvisato, empatico, senza accordi preventivi com’era anche nell’ossatura delle interviste di Io e te, il programma che ho condotto su Rai1. La scenografia vuole evocare un luogo senza tempo, quasi un rifugio, uno spazio non ben definito, dove i fronzoli vengono meno e il confronto con l’ospite diventa il più naturale e intimo possibile».

 

(Nella foto Pierluigi Diaco)