Pubblicato il 28/12/2020, 11:35 | Scritto da La Redazione

Festival di Sanremo: la città contro la nave da crociera per il pubblico

Festival di Sanremo: la città contro la nave da crociera per il pubblico
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: la proposta di tenere gli spettatori dell’Ariston su una nave non piace al sindaco della città ligure.

Festival in alto mare, la nave-bolla della Rai non piace a Sanremo

Il Secolo XIX, pagina 7, di Claudio Donzella.

Uno «schiaffo alla città e alla sua economia», sbotta il sindaco Alberto Biancheri. «Stiamo aspettando il Festival 2021 come una manna, per sopravvivere. Ci vogliono togliere anche questa possibilità di lavoro?», gli fa eco il presidente cittadino della Federalberghi, Silvio Di Michele. Dire che la città dei fiori ha preso male l’idea della Rai di far attraccare in rada a Sanremo una nave da crociera della Costa Smeralda in cui ospitare i circa 500 spettatori – numero presunto, bisognerà vedere quale sarà la situazione sanitaria tra oltre due mesi per stabilire le contromisure necessarie – del prossimo Festival all’Ariston (che ha una capienza di 1.500), creando una sorta di bolla anti-Covid-19, è forse poco. Soprattutto perché suona come un’ulteriore beffa alla fine di un annus horribilis dal punto di vista economico, qui ancora più che altrove visto quanto Sanremo vive di effimero che diventa però moneta sonante.

Ieri mattina, appena vista la notizia, Biancheri ha subito manifestato tutta la sua sorpresa e contrarietà. «Contatterò la Rai – dice il sindaco – per capire se davvero intende percorrere questa strada, spero che l’ipotesi così com’è nata all’improvviso, svanisca altrettanto velocemente. Una simile soluzione mi sembra proprio l’ultima a cui ricorrere. Lo stesso risultato, cioè salvare lo spettacolo garantendo la presenza di quanti più spettatori possibile all’Ariston, nel rispetto delle norme anti-Covid, lo si può ottenere senza danneggiare gli alberghi e quindi l’intera economia cittadina. Per esempio concentrando le persone che potranno seguire le serate festivaliere in teatro, dal 2 al 6 marzo prossimi, in due o tre grandi hotel cittadini, con cui concordare, assieme anche all’Asl, tutte le possibili precauzioni, a cominciare da tamponi quotidiani. La stessa cosa si può fare per quanto riguarda il percorso protetto da individuare per trasferire gli spettatori dagli alberghi all’Ariston e poi riportarli in hotel, considerando che i furgoni entrano nel parcheggio interno sul retro del teatro».

La nave da crociera

Per contrapposizione, Biancheri fa invece notare che «risulterebbe molto più laborioso e rischioso trasportare gli spettatori con dei tender dalla nave in rada, visto che non può entrare nel nostro porto poco profondo, alla banchina, creando possibili assembramenti». Soprattutto se si spargesse la voce, non così infondata, che la Costa Smeralda potrebbe anche essere meta di qualche cantante o ospite del Festival. Ancora il sindaco: «Lo dico con chiarezza: non possiamo correre il rischio che un pezzo di spettacolo diventi un corpo estraneo rispetto alla città, considerato che probabilmente dovremo comunque rinunciare a molte delle abitudini e dei riti che in ogni Festival, e soprattutto nell’ultimo, trasformano Sanremo in un grande happening, con una ricaduta economica eccezionale per tutto il comparto dell’accoglienza e della ristorazione».

 

(Nella foto il Teatro Ariston di San Remo)