Pubblicato il 17/12/2020, 18:04 | Scritto da La Redazione
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Mediaset-Vivendi, ora sul tavolo ballano i soldi

Vivendi pensa di saldare Mediaset

MF – MilanoFinanza, pagina 13, di Andrea Montanari.

L’esito del braccio di ferro in atto da tempo tra Vivendi e Mediaset resta altamente incerto, anche perché di spiragli per sedersi attorno a un tavolo e ragionare sulla tregua ce ne sono sempre di meno. Eppure, una trattativa a oltranza a questo punto sembra essere l’unica e ultima soluzione per sbrogliare la matassa. Tanto più che la battaglia legale tra le due media company sta prendendo nuovamente una brutta piega anche per via dei vari livelli istituzionali coinvolti: Governo, Commissione Ue, Consob, Consiglio di Stato, Agcom e Tar. Troppi soggetti non industriali sono chiamati a giudicare l’operato delle due aziende e dei loro azionisti e manager.

Un Lodo Cologno che rischia di durare troppo a lungo, con effetti rilevanti sul business operativo di entrambi i gruppi. Per questa ragione, secondo diversi osservatori della partita, solo un arretramento rispetto alle posizioni iniziali da parte di uno dei due contendenti può garantire una conclusione che sia la meno indolore possibile. Secondo i ragionamenti che banchieri d’affari, consulenti e analisti stanno facendo, l’opzione migliore è rappresentata dal pagamento, da parte di Vivendi, di una consistente indennità alla controparte. Non certo i tre miliardi chiesti dal network guidato da Pier Silvio Berlusconi per il mancato acquisto da parte dei francesi dell’ex pay tv Premium (accordo vincolante siglato nell’aprile 2016 e poi non onorato da Vivendi in luglio). Un assegno invece d’entità inferiore, che i Berlusconi potrebbero ritenere congruo.

Un passo indietro di Vivendi

Per il gruppo di Vincent Bolloré sarebbe una sorta d’ammissione di comportamento non corretto, ma non va trascurato il fatto che sia il finanziere bretone sia il suo braccio destro, Arnaud de Puyfontaine, risultano indagati per manipolazione del mercato e ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza dalla Procura di Milano. Nonostante l’importante vittoria legale alla Corte di Giustizia Ue sul possesso dell’intera partecipazione (28,8%) in Mediaset e un’Europa che ha di fatto bocciato la norma salva Mediaset – il Governo Conte su questo punto intende però tirare dritto – trovare una mediazione stragiudiziale sarebbe la soluzione più indolore. Anche perché un accordo di natura industriale appare complesso anche per i valori di mercato: Vivendi capitalizza 30,7 miliardi e Mediaset circa 2,5 miliardi.

 

(Nella foto la sede di Mediaset)