Pubblicato il 16/12/2020, 17:33 | Scritto da La Redazione
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Mediaset-Vivendi, indaga AGCOM

Mediaset-Vivendi, indaga AGCOM
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: l’autorità avvia un'istruttoria che ha come focus la partecipazione incrociata del gigante francese dei media all'interno del Biscione e del più grande gruppo tlc del Paese, vale a dire Tim.

Mediaset, istruttoria di Agcom sulla posizione di Vivendi

Il Sole 24 Ore, pagina 30, di Andrea Biondi.

Una storia che si ripete. Come nel 2016 Agcom avvia un’istruttoria che ha come focus la partecipazione incrociata del gigante francese dei media Vivendi all’interno del leader della tv commerciale Mediaset e del più grande gruppo tlc del Paese, vale a dire Tim. Ed esattamente come quattro anni fa, per una curiosa combinazione, il periodo è sempre quello pre-natalizio. Nel 2016 l’avvio fu deciso il 21 dicembre (con notifica alla media company francese il 23) per un procedimento concluso poi il 18 aprile. Da Natale al giorno dopo il lunedì di Pasquetta, quindi. Potrebbe essere ancora una volta questo il lasso di tempo necessario a concludere la partita, con l’Autorità che si è datano giorni dalla notifica per dire la parola fine a questa istruttoria avviata con l’esigenza di verificare «il rispetto del pluralismo», anche se va considerato che, per il gioco di stop e ripartenze dei termini per richieste di integrazioni o informazioni, si potrebbe arrivare ai sei mesi previsti dalla cosiddetta norma “salva Mediaset” che ha dato il “la” all’istruttoria.

Su quella norma – arrivata con un emendamento al Dl Covid diventato legge 159 del 27 novembre 2020 in vigore dal 4 dicembre – Vivendi ha fatto fuoco e fiamme, giungendo a denunciare lo Stato Italiano alla Commissione Ue. Bruxelles, dal canto suo, ha dato segnali di voler andare in fondo alla questione. Prova ne è una lettera, abbastanza caustica e inviata venerdì, di richiesta di informazioni. Il Governo ha però risposto con una sua lettera (come riportato sul Sole 24 Ore di ieri) e ha deciso di non arretrare. Con l’avvio dell’istruttoria (suggellato dalla delibera 662/20/CONS votata peraltro a maggioranza dal Consiglio, tanto per dare il senso di come la materia sia delicata), Agcom chiude un cerchio che lato Vivendi è vissuto con un fastidio ormai evidente e dichiarato. E che potrebbe anche ingigantirsi se l’udienza di oggi al Tar Lazio – che ha a esame la delibera Agcom del 2017 in base alla quale Vivendi ha segregato in un trust due terzi di azioni e diritti di voto in Mediaset – andasse in un senso avverso a quello richiesto dai francesi, e cioè la sospensione di quella delibera con recupero dei diritti di voto sull’intera quota del 28,8% (29,9% dei diritti di voto) del Biscione. Tutto questo anche sulla base di una pronuncia della Corte Ue del 3 settembre.

 

(Nella foto le sedi Mediaset e Vivendi)