Pubblicato il 15/12/2020, 11:35 | Scritto da La Redazione

Vent’anni di Amici. Maria cambia tutto

Vent’anni di Amici. Maria cambia tutto
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: addio alle squadre, ogni talent correrà da solo. Sotto lo sguardo di Lorella Cuccarini: («L'ho sentita realmente interessata al progetto, è appassionata, ma severa e rigorosa con i ragazzi: non premia mai chi non lavora come si deve». E con un… risarcimento ad Arisa: «Tra 30 mila ragazzi delle prime edizioni c'era anche lei e qualcuno la scartò alla prova telegenia, di cui ho scoperto l'esistenza solo a cose fatte. La telegenia è la più grande scemenza d'Italia».

Maria De Filippi: «Cerco la libertà in tv»

Corriere della sera, pagina 45, di Renato Franco.

Queen Mary o Maria la sanguinaria («vanno bene tutti e due»): Maria De Filippi è la cassaforte di Mediaset da più di vent’anni con Uomini e donne, Amici, C’è Posta per te. Lei fa davvero programmi che le piacciono o programmi che deve fare perché funzionano? «Mi prendo sempre la libertà di cambiare qualcosa, di modificare i meccanismi come voglio. Ho unito i due toni a Uomini e donne perché così mi diverto di più. L’anno scorso ad Amici c’era la gara tra squadre, un meccanismo che stimolava la competizione tra i ragazzi che sicuramente appartiene più al serale che al pomeridiano. Io stessa mi annoiavo un po’ e ho deciso di cambiare inserendo un sistema che si basa sull’individualità dei ragazzi, un meccanismo molto più aderente alla realtà del mercato discografico che coinvolge radio, produttori, registi di videoclip e a breve un direttore di compagnie di danza. La differenza vera è che non puoi fare copia-incolla sulle persone, le storie di vita non sono mai uguali: i programmi li fanno le persone, così non c’è mai routine».

Amici è arrivato alla 20esima edizione. Che cifra ha quest’anno? «II connotato della scuola per me è sempre fondamentale, per la vera possibilità di far crescere i ragazzi. Oggi la convivenza nella casa a causa del Covid-19 ha trasformato Amici: la necessità di tenere i ragazzi in una bolla fa sì che non sia solo talent, ma anche reality. Ci sono le storie di vita dei ragazzi, si vede tutto quello che prima non era sotto l’occhio delle telecamere».

Tra gli insegnanti c’è la “sovranista” Lorella Cuccarini: perché l’ha scelta? «Intanto la reputo una mia collega, non solo una prof di danza. Penso che quelle prese di posizione siano state frutto di ingenuità che hanno dato luogo a equivoci. Per me quello che è successo deve rimanere fuori dal programma. L’ho sentita realmente interessata al progetto, è appassionata, ma severa e rigorosa con i ragazzi: non premia mai chi non lavora come si deve».

La bocciatura di Arisa

Nel cast c’è anche Arisa. Tanti anni fa «qualche imbecille alla porta dei casting» (parole sue) non la fece entrare ad Amici perché non era telegenica. «Tra 30 mila ragazzi delle prime edizioni c’era anche Arisa e qualcuno la scartò alla prova telegenia, di cui ho scoperto l’esistenza solo a cose fatte. La telegenia è la più grande scemenza d’Italia e non mi sembra che appartenga ai più grandi conduttori del mondo, come Letterman o Oprah Winfrey: loro piuttosto hanno superato la prova intelligenza». Senza ipocrisie: l’aspetto, in tv come nella società, conta. «La bellezza aiuta, ma non basta. La patente di ingresso per la tv non può essere la bellezza, a meno che non si tratti di Miss Italia».

Qual è il programma in cui si riconosce di più? «C’è posta è quello che mi appassiona di più, perché la scelta delle storie è mia, perché mi misuro con quello che non conosco, con l’imprevisto di chi arriva ad aprire o meno la busta. Chi fa tv fa mediazione tra quello che succede in studio e quello che arriva a casa: C’è posta consente a chi lo conduce di non rimanere imbrigliato. Per questo preferisco il pomeridiano di Amici piuttosto che il serale, perché non mi sento ingabbiata in un meccanismo di gara dove il televoto padroneggia e se la mia attenzione di conduzione dura più tempo su un ragazzo che balla piuttosto che canta rischio di condizionare il risultato».

 

 

(Nella foto Maria De Filippi)