Pubblicato il 08/12/2020, 11:32 | Scritto da La Redazione

Capodanno Rai1 dalle Acciaierie di Terni

Metti un Capodanno in acciaieria con Amadeus

Panorama, pagina 54, di Maddalena Bonaccorso.

Le piazze italiane quest’anno non ospiteranno i tradizionali concerti di Capodanno e i festeggiamenti dovranno rimanere confinati tra le mura delle nostre case. Se l’emergenza sanitaria costringe gli italiani a cambiare le proprie abitudini fino all’ultimo giorno di questo difficile 2020, anche la Rai, che solitamente trasmetteva il passaggio all’anno nuovo in diretta da una delle piazze del nostro Paese, ha dovuto inventare soluzioni alternative per la notte di San Silvestro. Così, il teatro dello spettacolo L’anno che verrà, condotto da Amadeus su Rai1, sarà un luogo simbolo del lavoro: le storiche acciaierie di Terni. Una scelta insolita quanto coraggiosa che mira proprio a celebrare e ringraziare l’Italia che produce e va avanti nonostante gli effetti della pandemia, proponendo un segnale di ripartenza oltre che una vetrina unica per la regione Umbria.

Il Capodanno di Rai1 è il secondo programma televisivo italiano in termini di audience dopo il Festival di Sanremo: lo scorso anno ha conquistato una media di 4,7 milioni di spettatori, un picco di 10 milioni e uno share del 30,4 per cento e nel 2020, considerata la situazione di emergenza e la scarsa probabilità che gli italiani si trovino a festeggiare l’ultimo dell’anno lontani da casa, i numeri potrebbero essere ancora maggiori. L’operazione è stata finanziata per 500 mila euro dalla Regione Umbria, che ha individuato fondi europei pregressi da destinare alla valorizzazione del turismo in scadenza il 31 dicembre, e per 150 mila euro dal Comune di Terni grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni.

Nel patto siglato con la Rai è prevista anche la realizzazione di spot per la promozione dei borghi di cui è ricco il territorio da mandare in onda nel corso del concerto di Capodanno e nei venti giorni precedenti, un’occasione unica per le realtà locali di farsi conoscere. Le esibizioni di artisti e ospiti inoltre non si terranno solo all’interno dell’Acciaieria, ma anche in altre zone di Terni e si alterneranno ai passaggi video sui luoghi più belli dell’Umbria, come la Cascata delle Marmore, il Lago di Piediluco, la Valnerina, Narni e Orvieto.

Perché le acciaierie

D’altra parte anche la scelta di Acciai speciali Terni come location ha un significato simbolico importante, considerando che questa fabbrica ha vissuto negli ultimi anni un vero percorso di rinascita. In meno di sette anni, l’impresa è passata da una difficilissima vertenza di lavoro, con scioperi a raffica, blocchi in autostrada, esuberi di personale, cortei e scontri, a una nuova realtà che ha portato risultati positivi sia dal punto di vista economico – al netto degli ultimi bilanci che hanno pagato il prezzo, prima dei dazi imposti dall’amministrazione Trump e oggi del Covid-19 – sia da quello della sostenibilità ambientale. In questo campo, Acciai speciali Terni ha da tempo intrapreso un percorso verso una produzione improntata alla massima efficienza e all’economia circolare.

 

(Nella foto Amadeus)