Pubblicato il 04/12/2020, 14:34 | Scritto da La Redazione

Che cosa non si fa (in Tv) per vendere un libro

Amadeus promuove i libri dei “soliti noti”

Avvenire, pagina 19, di Andrea Fagioli.

C’eravamo un po’ meravigliati, diciamo così, nel vedere due giornalisti affermati come Aldo Cazzullo e Mario Calabresi partecipare in versione di “soliti ignoti” all’omonimo gioco a premi di Rai1 condotto da Amadeus. Finora, in mezzo a sette sconosciuti, s’intrufolava qualche attore per promuovere il programma a seguire o un film (quando le sale cinematografiche erano aperte). Non era mai successo, invece, di editorialisti o direttori di quotidiani che salissero sul piedistallo di coloro di cui si deve indovinare la professione o comunque qualcosa che hanno fatto o che sono nella vita. Per la cronaca Cazzullo si è presentato come nipote di un ragazzo del ’99 grazie al nonno bersagliere nella Prima guerra mondiale, mentre Calabresi si è celato dietro al giudicatore di cani da tartufo in quanto ai tempi in cui era direttore de La Stampa di Torino lo invitavano nelle Langhe piemontesi a presiedere una giuria in materia.

Sottostando entrambi all’esibizione del “passaporto” e all’attesa di dieci secondi prima di dire pur di promuovere le loro ultime fatiche letterarie. I giornalisti, al momento, si sono fermati a due dalla parte dei soliti ignoti, ma mentre attendevamo di vedere se la cosa avesse un seguito, non pensavamo (beata ingenuità) che il terzo potesse arrivare dall’altra parte, da quella dei concorrenti, e che fosse, nella settimana dei cosiddetti vip e dei premi in beneficenza, addirittura Bruno Vespa. In realtà non tutti si sono meravigliati ben sapendo che il conduttore di Porta a porta quando deve promuovere uno dei suoi frequenti libri fa il giro di tutti i talk show della Rai.

 

(Nella foto Amadeus)